Cimitero Monumentale di Bonaria: presentato in Municipio il Calendario 2020

Il Cimitero di Bonaria è un luogo di bellezza, una vera e propria risorsa per Cagliari. Intanto gli interventi di restauro vanno avanti. Oggi è stato presentato il calendario con le foto di Nicola Castangia.
Cimitero Monumentale di Bonaria: presentato in Municipio il Calendario 2020.
È dedicato ad “Amina, Jenny e le altre”, il nuovo calendario 2020 di Comune e Voleare, la cooperativa sociale che gestisce i servizi nel Cimitero Monumentale di Bonaria, presentato questa mattina a Palazzo Bacaredda.
«Frutto del lavoro considerevole e pregiato, sul Cimitero c’è grande interesse dell’Amministrazione comunale. Per la sua funzione, ma anche per la valenza storica e artistica”, ha puntualizzato il sindaco Paolo Truzzu aprendo l’incontro con i giornalisti, parlando delle sue “potenzialità in chiave turistica».
Ne è sicura anche l’assessore Rita Dedola. «Il Calendario rappresenta un piccolo passo di quello che è il processo di valorizzazione del Cimitero”, ha spiegato la titolare degli Affari generali, Pubblica istruzione, Politiche universitarie e del diritto allo studio, Politiche giovanili e Pari opportunità”. E proprio con quest’obiettivo sono state attuate varie iniziative tra cui visite guidate, percorsi culturali a tema. E inoltre, dal mese di ottobre scorso, “laboratori fotografici gratuiti molto partecipati (oltre 80 fotoamatori), con le immagini dei quali l’Amministrazione comunale ha deciso di realizzare il calendario 2020, intitolato “Amina, Jenny e le altre”, simboli della lotta per l’emancipazione femminile nel XIX secolo, le prime due donne in Sardegna a frequentare l’Istituto Ginnasiale e che morirono giovanissime».
«Il Cimitero di Bonaria – ha concluso l’assessore Dedola – è un luogo di bellezza, una vera e propria risorsa per Cagliari». Intanto gli interventi di restauro vanno avanti.
«Il calendario sarà distribuito nelle scuole e negli uffici pubblici della città», ha anticipato Serenella Piras, dirigente comunale, che ha annunciato l’imminente avvio di nuove e ulteriori iniziative, sino al 2021, tra le suggestioni del Cimitero Monumentale di Bonaria.
All’incontro di oggi sono intervenuti anche Nicola Castangia, della cooperativa Voleare e fotografo professionista che ha curato, insieme allo studioso Massimo Dadea, l’itinerario culturale al Cimitero, e tanti fotografi autori degli scatti pubblicati sul calendario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
(FOTO) Passeggiata al cimitero monumentale di Bonaria: la città della memoria

GALLERY In questi giorni sembra quasi doveroso proporre una passeggiata al cimitero più affascinante e ricco di storia di Cagliari: luogo mistico ed elegante, accoglie uomini qualunque sepolti accanto a personalità di spicco uniti nel viaggio verso l’aldilà
Dalla base del colle si estende fino alla sua cima, lassù regna il maestoso cimitero di Bonaria. È il camposanto più importante di Cagliari, necropoli silenziosamente presa d’assalto, nella festività di Ognissanti e domani, nella giornata che commemora i defunti. L’ingresso principale si trova in piazza Cimitero, mentre un ingresso secondario è in via Ravenna, dietro l’omonima Basilica. Il complesso si estende in una superficie trapezoidale di oltre 7 ettari e con un perimetro di 1200 metri.
Luogo mistico ed affascinante, che conserva tombe marmoree di rara bellezza. La freddezza della pietra si scioglie nella dolcezza dei tratti scolpiti dai grandi artisti dell’epoca, emozioni che rimandano ad un tempo sospeso. Passeggiando tra le viuzze e i campi della città della memoria, immersa in una natura sempreverde a tratti incolta, è impossibile non soffermarsi a riflettere su questo luogo, ormai dismesso, che porta con sé centinaia di anime che riposano in pace.
L’origine del cimitero rimanda all’epoca della grave epidemia di colera che colpì Cagliari nel 1816 e che causò la morte di 583 persone, un numero che mise in crisi le consuete inumazioni all’interno di chiese o altri luoghi consacrati alla sepoltura. In seguito alle esigenze di ordine igienico-sanitarie e all’editto di Saint-Cloud (1804) emanato da Napoleone Bonaparte che imponeva la sepoltura dei morti fuori dalle mura cittadine, venne individuata la base del colle come sito adatto ad ospitare il nuovo cimitero. I lavori, a cura del capitano del Genio Militare Luigi Damiano, vennero completati nel 1828 e il camposanto venne benedetto il 28 dicembre dello stesso anno dall’arcivescovo Nicolò Navoni. L’espansione della città comportò ben presto successivi ampliamenti delle aree circostanti, uno di questi progetti fu affidato all’architetto Gaetano Cima, che studiò la serie di tombe che dalla base del promontorio salgono fino alla sua sommità.
A chiunque decida di farci visita, verrà svelato un percorso culturale intimo. La camminata tra rozze lapidi e sontuose cappelle regala un aspetto elegante, romantico e per niente lugubre: storie singolari, assenze colme di dolore, uomini qualunque sepolti accanto a personalità di spicco uniti nel viaggio verso l’aldilà. Dalle terrazze si nota il contrasto tra le effigie e gli epitaffi grigiastri alternati ai fiori sgargianti appena sbocciati. Il dedalo di sentieri poi sale, attraverso i ripidi gradoni “Cima” che regalano una vista spettacolare sul mare e sulla città vecchia.
Dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento numerose sepolture vennero accompagnate da preziose sculture in una varietà di stili che spaziano dal neogotico al neoclassico e al liberty. Oggi il cimitero di Bonaria può essere considerato un museo a cielo aperto, colmo di opere di notevole importanza. Spiccano le creazioni di Giuseppe Sartorio, Giovanni Battista Trojani, Agostino Allegro, Giovanni Pandiani e molti altri. Da notare anche le opere dei pittori Guglielmo Bilancioni, Domenico Brusci e Filippo Figari. Inoltre, diversi personaggi illustri trovarono sepoltura a Bonaria: tra i più noti si ricordano il canonico archeologo Giovanni Spano, il tenore Piero Schiavazzi, il generale Carlo Sanna, lo storico sindaco di Cagliari Ottone Bacaredda e l’architetto Francesco Giarrizzo, autore della facciata della Cattedrale di Cagliari.
Nel 2011 il luogo santo venne dichiarato, dal Ministero per i beni e le attività culturali, “cimitero monumentale”. Oggi si svolgono attività di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio storico e culturale con visite guidate, conferenze, laboratori che mantengono vivo un tesoro di memorie da fare conoscere sia ai cittadini cagliaritani che ai turisti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA