La Cagliari che non c’è più: la signora che vende capperi a San Benedetto nel 1988

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(Guarda la foto all'interno del pezzo). Uno scatto in bianco e nero di Salvatore Priamo Meloni: una signora anziana vende i suoi capperi all'ingresso del mercato di San Benedetto. La foto è stata scattata il 4 luglio 1988: la signora legge L'Unione, che riporta in prima pagina la notizia dell'aereo di linea iraniano bombardato dai missili americani il giorno prima.

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(Guarda la foto all’interno del pezzo). Uno scatto in bianco e nero di Salvatore Priamo Meloni: una signora anziana vende i suoi capperi all’ingresso del mercato di San Benedetto. La foto è stata scattata il 4 luglio 1988: la signora legge L’Unione, che riporta in prima pagina la notizia dell’aereo di linea iraniano bombardato dai missili americani il giorno prima.

Il volo Iran Air 655 (IR655) era un volo di linea della Iran Air che venne abbattuto mentre sorvolava lo Stretto di Hormuz.

L’aereo, un Airbus A300B2-203, in volo da Bandar Abbas a Dubai, venne colpito da un missile terra-aria lanciato dall’incrociatore Vincennes della US Navy che ne causò la distruzione e uccise tutti i 290 passeggeri compresi 66 bambini.

Alle spalle della donna anche un manifesto dell’Msi che ricorda il trigesimo della morte di Giorgio Almirante, storico leader del Movimento Sociale, morto poche settimane prima.

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La Cagliari che non c’è più: la chiesa di San Domenico, il gioiello distrutto dalle bombe del 1943

(PHOTOGALLERY) Chi la ricorda l'ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata via dalle bombe alleate nel maggio del 1943. Guardate com'era.

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Chi la ricorda l’ha definita una delle chiese più belle di Cagliari e di tutta la Sardegna. Era un esempio eccezionale di stile gotico catalano, per le sue volte, per il chiostro (una parte si è salvata) ma venne spazzata via dalle bombe alleate nel maggio del 1943.

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Chiesa di San Domenico a Cagliari 14

Fondato nella seconda metà del XIII secolo ai margini del borgo di Villanova, il convento di San Domenico raggiunse la sua massima espansione nel corso della seconda metà del Cinquecento, in seguito all’attuazione di un lungo processo di ammodernamento e di ampliamento della fabbrica conventuale, innescato dall’introduzione nel cenobio della Riforma domenicana (1566). In questo contesto dovette probabilmente inserirsi anche la realizzazione delle due grandi crociere a diciassette e cinque chiavi che coprivano l’aula della chiesa.

Nel 1943 il convento venne raggiunto da due gruppi di bombe che, esplodendo all’interno della chiesa, provocarono la caduta della copertura e della maggior parte delle pareti verticali dell’aula, causando ingenti danni anche al chiostro. La chiesa fu ricostruita leggermente sopraelevata con altre forme ma le sue splendide volte andarono perdute. Sotto la nuova chiesa si conservano solo alcuni ambienti della vecchia struttura e una parte del chiostro.