Il Cagliari si presenta a San Siro senza anima e senza gioco e subisce la valanga nerazzurra. Rossoblù non pervenuti in Coppa Italia, sono sotto di un gol già al primo minuto. Manca la reazione degli uomini di Maran, che soffre avanti ad una squadra sinergica e affamata di gol. Alla fine del primo tempo sono 2 i gol dei padroni di casa. La ripresa non da segni di lucidità e Lukaku segna la sua personale doppietta. Oliva prova a ridare fiducia alla squadra accorciando le distanze grazie ad un assist di Cerri. Ma ci pensa Ranocchia a chiudere la partita con il quarto gol del match. Amarezza e sconforto nella panchina rossoblù.

Primo tempo. Si fa sentire subito l’Inter: Lukaku, non è passato neanche 1’ dal fischio d’inizio freddissimo davanti a Olsen sigla un gol fulmineo. Errore del Cagliari, Oliva, ancora in fase di assestamento, regala la palla all’avversario. Cagliari in apnea, subisce il pressing dell’Inter, che, al contrario, sta interpretando al meglio la partita. All’11’ la posizione offside di Lukaku impedisce all’Inter di raddoppiare: decisione di Chiffi confermata dal Var. 15’ Sanchez sfiora il gol di testa, un’altra grande occasione per i nerazzurri. Al 22’ arriva il raddoppio dei padroni di casa: su cross di Barella Borja Valero con una sforbiciata dribbla la difesa rossoblù e batte Olsen. Il Cagliari fino a questo momento non è riuscito ad avvicinarsi alla metà campo avversaria. Al 28’ Lykogiannis si oppone a un cross dalla fascia, la palla sembra colpire il braccio del terzino ma Chiffi fa proseguire. Al 32’ ci prova anche l’ex Cagliari Barella, ma Walukiewicz mette in corner. Al 35’ Inter sempre in avanti, la conclusione di Brozovic finisce alta. Prova il Cagliari ad alzare il proprio baricentro.  Stanno terminando i primi 45’, il gioco è più spezzettato, ma i rossoblù non riescono a trovare uno spazio per reagire.  Al 45’ Chiffi concede 2’ di recupero. Un primo tempo ricco di amarezza per i rossoblù, l’Inter è in vantaggio grazie a un primo tempo giocato egregiamente, il Cagliari non è riuscito a respirare imprigionato nella propria metà campo.

Secondo tempo. Squadre che tornano in campo con un primo cambio per il Cagliari: fuori Castro per Rog. Al 49’ secondo assist di Barella per Lukaku che sigla di terzo il terzo gol del match. Poco movimento del Cagliari, chi riesce a toccare la palla non riesce però ad andare avanti. Al 53’ arriva il primo tentativo degli ospiti: un colpo di testa di Cerri supera la traversa. Al 55’ un altro regalo del Cagliari: Lykogiannis dona il pallone a Barella al limite dell’area: il tiro è respinto, magicamente, da Olsen. Al 59’ azione pericolosa dei rossoblù: Faragò trova in area Nainggolan ma Ranocchia chiude in angolo. Al 67’ sfiora il gol Nainggolan: tiro fortissimo, ma la palla finisce sul palo. Arrivano i primi due cambi per l’Inter: Esposito per Sanchez e Sensi per Brozovic. Gol del Cagliari al 73’: Oliva ben servito da Cerri spiazza Handanovic. I rossoblù accorciano le distanze. Prova a ritrovare fiducia il Cagliari. Ultimo cambio per Conte: dentro Biraghi per Dimarco. Doppio cambio anche per Maran: dentro Joao Pedro e Birsa fuori Nandez e Ionita. All’80’ corner per l’Inter: Ranocchia nella mischia di testa e la palla si insacca. Poker nerazzurro. Saranno 3 i minuti di recupero concessi da Chiffi. Finisce a San Siro, l’Inter  vola ai quarti di finale e il Cagliari in Sardegna.

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, Ranocchia, Skriniar; Lazaro, Barella, Brozovic (70’ Sensi), B. Valero, Dimarco (78’ Dimarco); Sanchez (69’ Esposito), Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, Bastoni, Pirola, de Vrij, Candreva, Biraghi, Agoumè, Sensi, Esposito, L. Martinez. Allenatore: Conte.

CAGLIARI (4-3-2-1): Olsen; Faragò, Pisacane, Walukiewicz, Lykogiannis; Nandez (79’ Joao Pedro), Oliva, Ionita (79’ Birsa); Nainggolan, Castro (46’ Rog); Cerri. A disposizione: Cragno, Rafael, Klavan, Pellegrini, Birsa, Cigarini, Rog, Joao Pedro, Simeone. Allenatore: Maran

Arbitro: Chiffi di Padova

Note. Ammoniti: Lykoggiannis (C), Godin (I), Sensi (I)

Marcatori. 1’- 49’ Lukaku (I), 22’ Borja Valero (I), 73’ Oliva (C), 80’ Ranocchia (I).

Un campionato iniziato nel peggiore dei modi, con due pesanti sconfitte in casa contro Brescia e Inter, poi la trasferta a Parma e la grande cavalcata rossoblù, che ha fatto sognare un intero popolo. Fino alla partita con la Lazio. Una partita persa agli ultimi minuti, che ancora oggi lascia l’amaro in bocca e tanti dubbi. Ma poi c’è stata la trasferta a Udine: un’altra sconfitta, forse la peggiore partita giocata dai rossoblù. La sosta avrebbe dovuto far ricaricare le pile, ma così non è stato: a Torino una Juve per niente raggiante ha dominato un Cagliari ammutolito, incapace di reagire. «C’è rabbia e voglia di ribellarsi» si diceva qualche giorno fa, «Contro il Milan facciamo vedere di che pasta siamo fatti». Così non è stato. I rossoblù perdono in casa, davanti al proprio pubblico e lo fanno nel peggiore dei modi: in campo mancano quella grinta, quella voglia di lottare e ribaltare il risultato. Manca quella complicità tra i compagni di squadra che eravamo abituati a vedere un mese fa, ma sembra non esserci più neanche la voglia di divertirsi: prima si guardavano e sorridevano, si strizzavano l’occhio consapevole della loro forza, ora sbuffano, arretrano, si sgonfiano. Qualcosa si è inceppato, qualcosa in questo magico Cagliari si è rotto. I rossoblù rallentano, frenano, perdono. È dalla Fiorentina che incassano almeno due gol a partita. Ma se fino ad un mese fa, era una delle migliori squadre del campionato, ora non può, improvvisamente, essere diventata una delle peggiori. Ci si domanda allora cosa succeda in casa rossoblù, perché il tutto non può essere attribuito al solo calo fisico e probabilmente è necessario correre ai ripari. Ora, prima che sia troppo tardi e la magia svanisca del tutto. Attacco e difesa hanno bisogno di rinforzi, subito.

Gennaio non è certamente un mese facile per la squadra di Maran: 4 partite di campionato in trasferta, più la coppa Italia contro l’Inter a Milano. Aspetto più unico che raro, ma è proprio nei momenti più difficili che bisogna affilare bene le unghie.

Ieri alla Sardegna Arena il primo tempo ha fatto illudere il pubblico fosse tornato in campo il vero Cagliari. Il match pungente sin dai primi minuti di gioco. Entrambe le compagini hanno giocato senza timore, dando vita ad una partita piacevole e abbastanza equilibrata.  Il Cagliari sembra più determinato, più convinto. Nandez e Cigarini vincono ogni contrasto, Nainggolan cerca di muoversi fra le linee, davanti però Joao Pedro e Simeone non riescono a incidere. Donnarumma difende senza se e senza ma la sua porta. Sono però rossonere le prime due vere occasioni: Ibrahimovic prima e Leao dopo, ma quando Abisso manda tutti nello spogliatoio per il break entrambe le porte restano intatte. Nella ripresa cambia tutto: Leao porta subito in vantaggio i suoi, non è passato neanche 1’, la difesa rossoblù è ancora in fare di assestamento e viene colta di sorpresa: palla sul tallone di Pisacane e dentro. Un gol che dà la carica ai rossoneri e spegne al contrario i rossoblù, nonostante in un primo momento cerchino comunque la reazione. In campo gli animi si scaldano: mentre gli ospiti perdono tempo, i padroni si innervosiscono e perdono lucidità. Il raddoppio dei rossoneri non si fa attendere: Ibrahimovic, servito da un Calabria fresco appena entrato in campo, segna la sua prima rete del campionato e ne avrebbe segnato anche un altro se Abisso non avesse fischiato il fuorigioco. Il Cagliari perde benzina, Maran cerca di correre ai ripari togliendo prima Simeone per Cerri e poi Nandez e Rog, forse i due migliori in campo, per Ionita e Castro. 6’ minuti di recupero, ma il Cagliari non riesce ad approfittarne, è perso, smarrito ed esce dal suo campo con un’altra sconfitta, la quarta pesante sconfitta.

Intanto Maran deve fare ancora i conti con le diverse assenze: Ceppitelli, Cragno e Pavoletti infortunati. Piccoli acciacchi anche per Mattiello, Cacciatore e Ragatzu. Mentre Pisacane e Cigarini, oltre a capitan Ceppitelli, sono diffidati.