«Il Centro trapianti del Brotzu è un’eccellenza della Sanità sarda ed è nostro dovere garantirne il migliore funzionamento. In questi mesi abbiamo lavorato per trovare una soluzione che riconoscesse il lavoro dei medici e la continuità di un servizio irrinunciabile, facendo un altro passo avanti nel percorso di riavvicinamento della sanità ai sardi, che hanno il diritto di ricevere le cure migliori nella loro terra». Così il presidente della Regione, Christian Solinas, commenta il via libera della Giunta alle nuove modalità di remunerazione delle équipe coinvolte in attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti nell’Azienda ospedaliera Brotzu, con lo stanziamento di risorse ad hoc (fino a 1,4 milioni di euro nel biennio in corso, più ulteriori fondi per le eventuali prestazioni aggiuntive).

«Abbiamo mantenuto l’impegno con i pazienti e con i medici», sottolinea l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.

«Il nostro obiettivo è quello di garantire continuità al servizio, mettendo in moto meccanismi che possano scongiurare il ripetersi dei disagi di cui siamo stati testimoni negli ultimi mesi. Puntiamo a un potenziamento del servizio e siamo sicuri – conclude l’esponente della Giunta Solinas – che l’approvazione delle nuove procedure dei concorsi e il piano d’assunzioni in ambito sanitario, varato a ottobre dall’esecutivo regionale, possano dare un impulso significativo in questa direzione».

Cagliari è la città italiana di grandi o medie dimensioni (più di 50mila abitanti) con il più alto tasso di donatori volontari di organi. Lo ha reso noto ieri il Centro nazionale trapianti in un rapporto sulla donazione degli organi in Italia.

Ben il 79% dei cagliaritani ha dato il proprio consenso alla donazione degli organi. Sul podio anche un’altra città sarda con più di 50mila abitanti, Sassari, e a conferma che la Sardegna è terra virtuosissima in questa nobilissima classifica, arriva anche il terzo posto assoluto di Nuoro dietro a Sondrio e a Belluno tra i comuni capoluogo a prescindere dal numero di abitanti. 

La Sardegna brilla ancora tra i comuni dai 5mila ai 15mila abitanti con Dorgali in prima posizione. Ma un altro dato conferma la Sardegna come terra fertilissima in quanto a generosità: tutti i capoluoghi sardi sono nelle prime 8 posizioni delle rispettive classifiche. 

Il gap tra Nord e Sud Italia in tema di volontà alla donazione emerge  nel confronto tra le regioni: l’indice più alto del 2019 lo ottiene la Valle d’Aosta, seguita dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Sardegna, un unicum si può dire da Roma in giù. Le realtà meridionali infatti si collocano invece tutte sotto la media nazionale, in particolare Campania, Sicilia e Calabria, tutte con tassi di consenso inferiori al 60%.