A Sassari bruciata l’autoambulanza dell’associazione Croce Medica, parcheggiata di fronte alla sede nel quartiere Latte Dolce. Dopo i raid vandalici, tra Natale e Santo Stefano, con lo squarcio delle quattro gomme, nei giorni dopo l’ultima offensiva. Il mezzo è stato incendiato.

Come riportato dall’Ansa, il presidente dell’associazione Davide Lisai parla di 15-20mila euro di danni e, rivolto alle forze dell’ordine, spiega il gesto come un «atto di invidia».

La Croce Medica è nata dall’iniziativa, portata avanti prima con l’aiuto della famiglia poi di alcuni volontari, dello stesso Lisai. Con i classici servizi di supporto nei campi di calcio o nelle manifestazioni. O con il trasporto dei pazienti dall’ospedale a casa.

All’inizio dello scorso anno già i primi problemi al mezzo posteggiato in via Kennedy, con le scritte sui muri del quartiere a dare una spiegazione dei raid vandalici, quasi a “invitare” l’associazione sassarese a fermare l’attività.

Quando sono arrivati sul posto, nel quartiere Latte Dolce di Sassari, i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Sassari, hanno trovato una scena drammatica. Un uomo ha afferrato la compagna per i capelli trascinandola in strada, dopo averla insultata, minacciata e strattonata al collo, tutto davanti ai 4 figli della coppia.

La donna, 43 anni, era sconvolta, scalza e con indumenti leggeri. I militari l’hanno soccorsa e hanno arrestato l’uomo, un 38enne di Sassari, che nel frattempo si era rinchiuso in casa con i figli. Dopo qualche trattativa, l’uomo è stato convinto ad aprire la porta ed è stato portato via dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia. I 4 figli, tutti minorenni, stavano bene.

Da una prima indagine i carabinieri hanno scoperto che l’uomo era solito comportarsi violentemente nei confronti della compagna.