Nasce Snackorino, come fare merenda con i prodotti sardi.

Il Consorzio per la tutela del Pecorino Romano DOP lancia un nuovo prodotto e una nuova campagna di educazione alimentare. L’idea è partita ufficialmente a Ollolai: agli alunni del presidio scolastico del paese è stato regalato un sacchettino natalizio con all’interno dieci snack di Pecorino Romano Dop.

    “Si tratta di un piccolo ma efficace modello di quello che tecnicamente si può definire un progetto di sovranità ed educazione alimentare, per insegnare ai nostri bambini a mangiare bene apprezzando i prodotti della nostra terra”, ha detto il sindaco Efisio Arbau.
 

Lo “snackorino” è un pezzo da circa 20 grammi di pecorino confezionato singolarmente. Il Pecorino Romano è una iniezione di energia e anche di facile digestione. In più, è naturalmente privo di lattosio. Lo “snackorino” è uno dei prodotti su cui il Consorzio vuole puntare proprio per conquistare i palati dei giovanissimi, attratti anche da una confezione maneggevole e facile da portare a scuola o anche in palestra per ristorarsi dopo lo sport. Quello di Ollolai è un modello, un progetto pilota che può essere replicato in tutta la Sardegna.

Una prelibatezza natalizia che nasce dal connubio tra delizie sarde e sperimentazioni gastronomiche: ecco il panettone salato da aperitivo. Il panettone, come riportato da Ansa, nasce dall’alleanza tra l’azienda Rau Arte Dolciaria, di Berchidda (Sassari), e il Consorzio di tutela del pecorino romano DOP.

Due le versioni del Panettone salato in commercio per questo Natale, già presentato (e andato a ruba) alla Fiera di Torino e all’Aeroporto di Olbia: la prima con pecorino romano DOP, salsiccia, e pomodorini (Smeralda, Delizia di terra). La seconda con acciughe, carciofi e olive (Smeraldo, Delizia di mare).

Tonino Rau spiega che la sperimentazione è andata avanti oltre un anno, tra impasto e ingredienti e il risultato è un prodotto a lievitazione totalmente naturale per 72 ore, lievito madre e olio extravergine di oliva. Salvatore Palitta, presidente del Consorzio di tutela del pecorino romano DOP racconta di motivo d’orgoglio per un prodotto che nasce da un’azienda ormai tutta sarda.