La 78enne cagliaritana – ma residente ad Arborea – Stefania Usai era arrivata in Toscana per provare a sistemare una situazione di salute abbastanza critica ma, come riporta La Nuova Sardegna, il viaggio non ha avuto esito sperato.

Durante il ricovero, l’anziana potrebbe aver contratto un’infezione a causa del super batterio “New Delhi”, che ultimamente si è diffuso a macchia d’olio in tutta la Toscana.

Nell’ultimo anno, è stato isolato in 139 pazienti.

I FATTI. Stava male da molto tempo, Usai, e i familiari avevano appunto optato per un trasferimento all’ospedale Cisanello di Pisa, che è avvenuto un mese fa. Qualche settimana fa, però, il peggioramento. Tuttora non si conoscono le cause della morte della donna, i parenti però hanno chiesto di ritardare la sepoltura per poter fare luce sulla questione. La causa del decesso potrebbe, appunto, essere il batterio. Per ora, sono iscritti nel registro degli indagati quattro medici per il reato di omicidio colposo. Ieri mattina, l’autopsia. Tra 60 giorni si avranno i risultati: la salma verrà presto restituita alla famiglia.

Un’area demaniale marittima di circa 700 metri quadrati, situata in una zona di particolare pregio ambientale del litorale cagliaritano, era stata trasformata in una discarica abusiva. A scoprirla sono stati i militari della Guardia Costiera di Cagliari nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla tutela dell’ambiente e della legalità sul demanio marittimo.

All’interno dell’area sono stati rinvenuti rifiuti di vario genere, abbandonati in modo incontrollato e in violazione delle normative ambientali. Le successive indagini condotte dalla Guardia Costiera hanno permesso di risalire ai presunti responsabili: due soggetti, titolari di una società, ritenuti coinvolti nella gestione illecita dell’area.

I due sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per i reati di occupazione abusiva di area demaniale marittima e di abbandono incontrollato di rifiuti. Contestualmente, è stato imposto loro l’obbligo immediato di procedere alla rimozione dei materiali presenti, previa catalogazione dei rifiuti da parte del personale dell’ARPAS, passaggio necessario per garantire il corretto ripristino dello stato dei luoghi.

L’operazione rientra in un più ampio programma di vigilanza e controllo portato avanti dalla Guardia Costiera di Cagliari, volto alla salvaguardia dell’ambiente marino e costiero e alla difesa di aree di grande valore naturalistico, spesso minacciate da comportamenti illeciti che compromettono il territorio e l’ecosistema.