Arriva al Consiglio comunale di Cagliari la variazione di Bilancio da oltre 16 milioni di euro di investimenti.

Riqualificazione e messa in sicurezza edifici scolastici (oltre 3 milioni), dissesto idrogeologico (2,5 milioni), manutenzione straordinaria immobili comunali (1,5 milioni), ripristino statico immobili Edilizia Residenziale Pubblica (1,3 milioni) e, tra gli altri 22 capitoli di spesa in conto capitale, realizzazione nuovi loculi cimiteriali (1,2 milioni): questa la ripartizione delle risorse.

Supera i 16 milioni di euro di investimenti l’ultima variazione al Bilancio di previsione 2019-2020-2021 al centro del Consiglio comunale di questo pomeriggio, venerdì 29 novembre 2019.

Convocata dal vicepresidente Corrado Maxia, alle ore 17,30 nella consueta sede al Palazzo Civico di via Roma 145, nel corso della seduta saranno trattati complessivamente i dieci punti all’ordine del giorno.

Il Gruppo Progressisti chiede più risorse per scuola, cultura e politiche sociali

Secondo i consiglieri del Gruppo Progressisti Giulia Andreozzi, Marco Benucci, Francesca Ghirra, Matteo Massa, Francesca Mulas eAnna Puddu il Sindaco propone di utilizzare gran parte dell’avanzo libero per opere pubbliche, piuttosto che per servizi a cittadini e associazioni.

Per questo i Progressisti propongono, in linea rispetto a come sempre avvenuto negli ultimi anni, alcuni correttivi contenuti in 10 emendamenti: per finanziare la scuola, il sociale, la cultura, la mobilità sostenibile e lo sport.

Gli interventi più consistenti tra quelli proposti riguardano i progetti per contrastare la dispersione scolastica, che in Sardegna e nella nostra città registra ancora numeri allarmanti: si calcola che a Cagliari il 18,1% dei ragazzi non termini il percorso di studi, dato che supera di 5 punti la media nazionale. I Progressisti chiedono, quindi, lo stanziamento di 590 mila euro da destinare a interventi specifici.

550 mila euro sono i contributi extra che si chiedono per le attività di cultura e spettacolo, al fine di raggiungere la quota del 2018. 300 mila euro aggiuntivi per attività e manifestazioni sportive.

Oltre a questi c’è la richiesta di stanziare 200 mila euro per i lavori non più rinviabili nel teatro della Vetreria, oggi inagibile in quanto non adeguato alle norme antincendio.

E ancora, si chiedono 80 mila euro per il servizio di Pronto intervento sociale, 40 mila euro per servizi di educativa di strada, 25 mila euro per contribuire all’acquisto di biciclette da parte dei cittadini, 5 mila per l’acquisto di pedane mobili per gli esercizi pubblici, 5 mila per iniziative sulla parità di genere nelle scuole, l’installazione di erogatori di acqua potabile negli uffici comunali per ridurre l’utilizzo della plastica e l’acquisto di mezzi elettrici per l’autoparco dell’Amministrazione.

La variazione di Bilancio verrà discussa dal Consiglio comunale oggi venerdì 29 novembre alle 17.30 in una seduta straordinaria indispensabile per rispettare la scadenza del 30 novembre.

Sardegna, mozione per la sospensione dei rapporti con Israele: il centrosinistra chiede una presa di posizione netta.

In Consiglio regionale è stata depositata una mozione che chiede ufficialmente alla Regione Sardegna di interrompere ogni rapporto commerciale, istituzionale e di cooperazione con lo Stato di Israele, almeno fino a quando continueranno le gravi violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Il documento, presentato da Sinistra Futura e sostenuto dall’intera maggioranza di centrosinistra – Pd, M5s, Progressisti, Alleanza Rossoverdi, Uniti per Todde, Orizzonte Comune – segue l’esempio delle risoluzioni già approvate in Puglia e in Emilia Romagna, ed è ora in attesa di essere calendarizzato per la discussione in Aula. La mozione sottolinea come la situazione umanitaria nei territori palestinesi sia ulteriormente peggiorata negli ultimi mesi, con un numero di vittime che ha superato le 60.000 persone e oltre 120.000 feriti, tra cui migliaia di bambini. In una nota ufficiale, Sinistra Futura afferma che la Sardegna, per la sua storia, la sua posizione geografica e la sua tradizione di accoglienza, non può restare in silenzio di fronte a un tale scenario e deve contribuire attivamente alla costruzione di una prospettiva di pace. Il testo impegna la presidente della Regione, Alessandra Todde, a condannare apertamente le violazioni del diritto internazionale attribuite allo Stato di Israele, in particolare l’impiego di fame, malattie e blocco degli aiuti umanitari come strumenti di guerra contro la popolazione civile palestinese. Si chiede inoltre la sospensione immediata di ogni forma di collaborazione tra la Regione Sardegna – incluse agenzie, enti strumentali, aziende partecipate, università e centri di ricerca – e lo Stato di Israele. La mozione propone anche che la Sardegna si impegni a sostenere ogni iniziativa diplomatica per un cessate il fuoco permanente a Gaza e per la promozione di una conferenza di pace nel Mediterraneo, candidando eventualmente l’isola come sede di tale evento. Infine, il documento chiede il ripristino dei fondi regionali destinati alla cooperazione internazionale, con una linea di intervento specifica dedicata alla Palestina, e l’inserimento nei bandi pubblici di criteri che escludano l’acquisto di beni o servizi provenienti da aziende coinvolte nella violazione dei diritti umani nei territori occupati.