Liliana Segre cittadina onoraria di Baunei. Ieri sera la deliberazione del Consiglio comunale
Ieri sera, quindi, come annunciato, con deliberazione del Consiglio comunale, è stata formalmente conferita la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre.
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Due settimane fa il comune ogliastrino di Baunei, in Ogliastra, primo tra tutti i comuni sardi, ha proposto di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, la senatrice ex deportata ad Auschwitz, a cui – in seguito a delle vergognose minacce giunte via web – è stata assegnata una scorta che per preservare la sua incolumità la accompagna in ogni suo spostamento.
Il primo cittadino baunese Salvatore Corrias, ha spiegato l’idea avuta dalla sua amministrazione: «Abbiamo deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita, matricola 75190 ad Auschwitz – scrive il primo cittadino di Baunei – I motivi di questo riconoscimento sono tutti nei fatti della storia, di questa storia, dal binario 21 ai giorni nostri. Alle persone, alle comunità, alle istituzioni spetta il dovere della testimonianza. Per questo porteremo la nostra proposta di deliberazione nella prossima seduta del Consiglio comunale di Baunei».
Pochi giorni dopo, la risposta della senatrice Segre: «Signor sindaco, la proposta della sua amministrazione mi onora. Sarà per me motivo d’orgoglio diventare vostra concittadina onoraria. Temo tuttavia di non potervi raggiungere personalmente ( la geografia non aiuta). Mi farebbe piacere a tal proposito inviarvi un indirizzo di saluto ed il mio più profondo ringraziamento. Ma che bella terra la Sardegna!».
Ieri sera, quindi, come annunciato, con deliberazione del Consiglio comunale, è stata formalmente conferita la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre.
«Baunei è da oggi, tra le tante, la sua nuova casa istituzionale. La casa di chi ha vissuto la shoah e ne testimonia, vivendo, il dramma. La casa di chi rifugge l’odio e l’intolleranza. La casa di chi abbraccia la pace e la convivenza civile. Viva Baunei» ha commentato il sindaco Corrias sui social.

Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
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C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
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