Oggi la giornata nazionale delle vittime della strada: nel 2018 3.334 persone morte in Italia in incidenti stradali

Anche la Polizia Stradale della Sardegna come in tutto il territorio nazionale ha programmato in memoria delle Vittime della strada, alcune iniziative che hanno lo scopo di sensibilizzare soprattutto i ragazzi sugli aspetti drammatici derivati dai comportamenti scorretti alla guida.
In occasione della ricorrenza della giornata nazionale delle Vittime della strada, anche la Polizia Stradale della Sardegna come in tutto il territorio nazionale ha programmato in memoria delle Vittime della strada, alcune iniziative che hanno lo scopo di sensibilizzare soprattutto i ragazzi sugli aspetti drammatici derivati dai comportamenti scorretti alla guida che sono spesso le conseguenze di gravi infortuni stradali.
Nel 2018, sulle strade italiane, si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno.
Gli incidenti stradali rappresentano infatti un problema di assoluta priorità per l’alto numero di morti e di invalidità permanenti e temporanee che causano nel mondo. Agli enormi costi sociali e umani, si aggiungono quindi anche elevati costi economici, che rendono la questione della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza per i dipartimenti di Prevenzione e i sistemi sanitari di tutti i Paesi.
L’obiettivo di questa giornata è la prevenzione dedicata al contrasto dell’eccesso di velocità alla guida, al contrasto della guida sotto l’effetto dell’alcol e e delle sostanze stupefacenti, il corretto utilizzo delle cinture di sicurezze il NON corretto utilizzo dei telefoni cellulari durante la guida, che sono tutte la maggior cause degli incidenti stradali.
La sicurezza deve tornare ad essere una priorità, sono necessari, da subito, corsi di aggiornamento riservati ai conducenti, in quanto, se da una parte l’età delle vittime è aumentata, dall’altra i giovani si confermano la categoria più a rischio.

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