(VIDEO) Cagliari protagonista in tv con “Pizza Hero” il campionato dei panettieri d’Italia
La puntata è già disponibile per la visione a pagamento sulla piattaforma D-Play di Discovery, ma sarà trasmessa presto in chiaro per tutti.
canale WhatsApp
Il re del pane Gabriele Bonci è stato a Cagliari di recente per registrare una puntata della stagione attualmente in corso di “Pizza Hero”, la fortunata trasmissione tv sul canale Nove che va “a caccia” dei migliori panettieri e proprietari di forni d’Italia.
La puntata è già disponibile per la visione a pagamento sulla piattaforma D-Play di Discovery, ma sarà trasmessa presto in chiaro per tutti, probabilmente lunedì sera, 25 novembre in prima serata, anche se non è ancora stato ufficializzato dal palinsesto.
Sulla pagina Facebook del panificio Porta di via Mameli, uno dei tre partecipanti della competizione, è stato pubblicato lo spot pubblicitario che anticipa la puntata. Gli altri due forni partecipanti sono Gransole, storico panificio di Villacidro con due punti vendita a Cagliari in via Napoli e via Carloforte e Panargiolas di via della Pineta.
Eh sì, il re della pizza Gabriele Bonci ha fatto tappa a Cagliari ed è venuto a trovarci!???Noi ci siamo divertiti tantissimo…?Siete curiosi di scoprire come è andata? Appuntamento imperdibile lunedì 25 novembre alle 21:25 su canale NOVE!#porta1918 #pizzahero #cagliari
Gepostet von Porta 1918 am Sonntag, 17. November 2019
![]()
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il “pitone” sardo smascherato dopo un secolo: ecco in realtà cos’era quel fossile

Un destino tutt’altro che raro: molte specie fossili descritte dagli studiosi del passato, sono state nel tempo riviste, corrette o addirittura cancellate.
canale WhatsApp
Per oltre cent’anni è stato considerato l’unico serpente del Miocene mai scoperto in Sardegna. Un animale misterioso, battezzato con un nome solenne: Palaeopython sardus, l’“antico pitone sardo”. Ma oggi la scienza riscrive la storia e svela un clamoroso colpo di scena: quel serpente, in realtà, non è mai esistito. Ce lo racconta il paleontologo Daniel Zoboli.
La vicenda affonda le radici nel 1901, quando il paleontologo Alessandro Portis (1853-1931) descrisse un fossile rinvenuto nei depositi marini affioranti nei pressi di Bosa, scoperto dal geologo Domenico Lovisato. Il reperto, attribuito a un grande serpente preistorico, entrò così nella letteratura scientifica come l’unica testimonianza di un pitone vissuto in Sardegna nel Miocene. Oggi è custodito nel Museo Sardo di Geologia e Paleontologia “D. Lovisato” di Cagliari.
A più di un secolo di distanza, però, quel fossile è tornato sotto la lente degli studiosi. Grazie a nuove analisi e a un confronto diretto con materiale osteologico di pitoni attuali, è emersa una verità inaspettata: ciò che era stato interpretato come un osso di serpente è in realtà la mandibola di un pesce.
Una scoperta che cambia radicalmente il quadro e che porta la paleontologia sarda a “perdere” uno dei suoi animali preistorici più celebri. Un destino tutt’altro che raro: molte specie fossili descritte dagli studiosi del passato, con strumenti e conoscenze limitate rispetto a quelle attuali, sono state nel tempo riviste, corrette o addirittura cancellate.
Il caso del Palaeopython sardus diventa così un esempio emblematico di come la scienza sia un processo in continua evoluzione, capace di rimettere in discussione anche le certezze più radicate. E di come, talvolta, un leggendario serpente possa rivelarsi tutt’altro.
Riferimenti: Delfino M., Zoboli D., Carnevale G., Pillola G.L. (2014). The rediscovered holotype of Palaeopython sardus Portis, 1901 from the Miocene of Sardinia belongs to a fish, not to a snake. Bollettino della Società Paleontologica Italiana, 53(2): 89-92.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


