Amichevole in casa oggi pomeriggio ad Asseminello tra il Cagliari di Maran e la Primavera di Canzi. Partita vinta dalla prima squadra 5-0.

Il test, due tempi da 40′, è stato utile per mantenere il ritmo partita e dar modo a Maran di provare qualche esperimento, in assenza dei 5 nazionali: Faragò e Lykogiannis centrali, Mattiello a sinistra, Pinna a destra. Oliva regista, Nainggolan e Ragatzu a sostegno di Cerri.

Aresti gioca con la Primavera, la squadra di Canzi si presenta con il  4-3-1-2. Aly Nader e Acella esterni, Carboni e Iovu centrali. Conti davanti alla difesa, Dore e Schirru mezzali, Lombardi dietro Contini e il bomber Gagliano.

Prima squadra avanti al 12′ con Nainggolan, bravo a trasformare l’assist in area di Lucas Castro. Sette minuti dopo è Oliva a trovare il gol con un tiro deviato da Carboni. Al 22′ Aresti nega il 3-0 a Nainggolan, che si era presentato di fronte a lui dopo uno scambio con Ragatzu. Il gol arriva però pochi minuti dopo e porta la firma di Cerri proprio su assist del belga: colpo di testa angolato e portiere battuto.

Nella ripresa Canzi cambia tutta la compagine e le due squadre si ripresentano in campo con i portieri invertiti. Al 51′ arriva il poker, firmato da Cerri su cross basso di Joao Pedro. A pochi minuti dal fischio finale è  ancora il brasiliano a crossare, ne approfitta Ragatzu: tocco sotto porta e cinquina che chiude la sfida.

Alla fine del match Mister Canzi ha parlato con la stampa: «In un qualsiasi club ruota tutto intorno alla prima squadra, quando questa va bene, tutto va bene. In una realtà come Cagliari, dove si vive da vicino il tifo, è tutto molto più intenso. Il nostro è un campionato difficile, puoi vincere e perdere con chiunque aldilà della classifica».

Anche Cacciatore a fine partita si è fermato con i giornalisti: «Forse solo il primo anno in serie A con la Sampdoria sono stato 3 in classifica. Nello spogliatoio c’è entusiasmo, consapevolezza e voglia di continuare e ottenere ogni domenica il risultato. La pausa arriva nel momento giusto per ricaricare le pile e ripartire. Dobbiamo tenere i piedi per terra anche se le altre squadre dovessero guardarci con timore. Maran lavora tanto sul gruppo, dove ognuno si sente partecipe e responsabile per la squadra e questo è il suo punto di forza».

TABELLINO:

Marcatori: 12′ Nainggolan, 19′ Oliva, 26′, 51′ Cerri, Ragatzu

Si è chiusa al Tre Fontane di Roma la stagione agonistica 2024/25 dell’hockey su prato italiano, con la disputa della Supercoppa Italiana. Un’edizione emozionante e combattuta fino all’ultimo, che ha visto trionfare HC Bra tra gli uomini, SG Amsicora nel femminile e L’Archetto Roma nel Parahockey. Tutte le finali si sono risolte agli shoot out, segno del grande equilibrio in campo.

Il capitolo più avvincente è stato quello femminile, che ha riproposto la sfida classica tra SG Amsicora e HF Lorenzoni, ormai da anni rivali ai vertici dell’hockey italiano. Proprio come nella passata edizione di Genova, la finale è rimasta bloccata nei 60 minuti regolamentari: allora finì 2-2, stavolta 0-0. E ancora una volta la lotteria degli shoot out ha premiato le cagliaritane, vittoriose 4-2 grazie alle reti di Di Mauro, Fiorelli, Raineri e Vynhoradova.

Lorenzoni, che pure ha giocato una partita di grande solidità, è andata a segno con Kurowska e Munoz, ma non è bastato per strappare il trofeo alle rivali. A conferma del livello della sfida, i premi individuali hanno sottolineato la qualità in campo: miglior portiera è stata eletta Alina Fadieieva (HF Lorenzoni), mentre il riconoscimento di miglior giocatrice è andato a Maryna Vynhoradova, autentico trascinatore dell’Amsicora, capace di segnare anche uno degli shoot out decisivi.

Il nuovo successo dell’Amsicora conferma la solidità e la mentalità vincente del club cagliaritano, che continua a scrivere pagine importanti della propria storia. Allo stesso tempo, la tenacia della Lorenzoni mantiene viva una rivalità che negli ultimi anni ha reso più avvincente e spettacolare il panorama dell’hockey femminile italiano.