Il freddo è arrivato: AAA cercasi coperte per i rifugi della Sardegna
Nonnina Heidi da Gonnosfanadiga testimonial per l'appello "coperte per i rifugi": le strutture che ospitano cani e gatti randagi e abbandonati della Sardegna hanno bisogno di coperte, cuscini, tappeti, maglioncini. Tutto quello insomma che riuscirà a donare un inverno meno faticoso e più caldo ai quattro zampe ospiti nelle tantissime strutture dell'Isola
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Il freddo ormai è arrivato anche in Sardegna e il famigerato cambio dell’armadio va fatto con urgenza: lettori di Vistanet, mi raccomando! Conservate coperte, lenzuola, asciugamani, maglioni vecchi, quelli che non potete donare in beneficenza: i cani e i gatti dei rifugi ve ne saranno eternamente grati.
Pensate a ogni volta che piove, in un qualunque rifugio quante copertine vengono bagnate e finiscono grondanti acqua: impossibili da asciugare velocemente. Serve cambio rapido e nuovo materiale. Pensate a quanti animali anziani hanno bisogno di trascorrere al caldo la notte e le giornate nei box. Ascoltate l’appello di Nonnina Heidi, testimonial della campagna “coperte per i rifugi”: chi più di lei può farsi portavoce di questa richiesta?
Inutile dire che più che le coperte quello che serve sono le adozioni ma, in attesa di continuare con i nostri appelli relativi ai quattro zampe in cerca di casa, rendiamoci utili comunque regalando loro almeno un inverno al caldo.
Nonnina Heidi vive nel rifugio di Gonnosfanadiga Amici degli Animali che ospita circa 250 cani ma in Sardegna sono tantissime le realtà che hanno necessità di supporto di questo tipo, oltre che economico (Amici degli Animali, Casa di Bingo, Casa del Randagio, Bau Club e tante altre ancora e potete trovare tutti i loro contatti su FB).
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Il segreto della longevità sarda? Lo rivela uno studio: ecco qual è l’elisir isolano di lunga vita

"L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni", afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio.
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Camminare di più, vivere meno stressati e curare il cuore: potrebbe essere questa la formula della longevità in Sardegna. A fornire dati concreti ci pensa lo Studio SABA (Sardinia Aging Biomarkers Analysis), condotto dalla startup Nuraxi in collaborazione con l’Università di Sassari su 1.500 sardi, i cui primi risultati sono stati presentati ieri all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.
L’analisi ha evidenziato che i partecipanti percorrono in media 10.264 passi al giorno, molto più della media osservata in studi internazionali, confermando come l’attività fisica quotidiana – non necessariamente sportiva – sia un pilastro della longevità. Ma il movimento non è l’unico fattore: lo studio ha rilevato che frequenza cardiaca a riposo, stress e relazioni sociali giocano un ruolo cruciale. Una vita meno solitaria e meno stressante contribuisce a un cuore più sano e, presumibilmente, a vivere più a lungo.
Dallo studio emergono anche differenze di genere: gli uomini risultano più attivi (+1.236 passi al giorno), mentre le donne dormono di più ma mostrano frequenza cardiaca e livelli di stress mediamente più alti. Questi dati confermano l’importanza di approcci personalizzati alla prevenzione.
Proprio su questa idea si basa Nora, assistente di salute basato su intelligenza artificiale sviluppato da Nuraxi. Nora non si limita a monitorare parametri fisiologici, ma interpreta segnali precoci, simula scenari futuri e guida l’utente nelle scelte quotidiane per migliorare salute e longevità, combinando scienza e tecnologia in un approccio “su misura”.
“I dati preliminari ci entusiasmano – afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio – perché ci permettono di misurare non solo la durata della vita, ma soprattutto la qualità. L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”.
Lo Studio SABA continuerà, ampliando la raccolta dati e approfondendo i fattori che rendono la Sardegna una delle regioni con la più alta aspettativa di vita, offrendo una combinazione unica di scienza, movimento e benessere psicofisico.
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