Da segnalazioni pervenute alla sala operativa del 115, la squadra “9A” dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Mandas, è intervenuta intorno alle 21:15 circa, per un incendio che si è sviluppato all’interno di un magazzino comunale adibito a deposito di mezzi e attrezzature agricole, nel comune di Gesico.

Gli operatori della squadra di pronto intervento “9A” hanno operato con un’APS (autopompa serbatoio) e il supporto di un ABP (autobotte pompa) per un totale due automezzi e sette operatori, provvedendo a spegnere le fiamme che hanno coinvolto attrezzature e mezzi agricoli. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza anche alcune bombole di GPL e taniche di gasolio all’interno della struttura, le hanno localizzate, portate all’esterno e raffreddate evitando il peggio.

Le cause del rogo sono in fase di accertamento da parte dei Vigili del Fuoco. Sul posto anche i Carabinieri per ulteriori accertamenti.

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.