88 nuove assunzioni del Comune di Cagliari

“È una occasione per ringiovanire a migliorare il benessere di chi ci lavora ma soprattutto un'opportunità da non perdere per chi è in cerca di una occupazione”. Queste le parole del Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu che venerdì ha ufficializzato le nuove ottantotto assunzioni nell'amministrazione comunale.
Aggiornato il Piano triennale delle assunzioni: entreranno in ruolo ottantotto figure professionali.
“All’inizio del 2019 – ha spiegato il primo cittadino, affiancato dal presidente della Commissione Bilancio, Tributi, Società partecipate e Personale, Alessandro Balletto e dal Dirigente del Servizio Personale, Luisella Mereu – avevamo in servizio 1219 dipendenti ma ne a fine anno, tra pensionamenti e mobilità, ne perderemo 119. Ma con la Delibera 115 del 22 ottobre avremo la possibilità, già entro dicembre, di procedere con le prime assunzioni”.
Grazie ad un bilancio sano, l’amministrazione potrà anticipare i tempi attingendo da subito alle graduatorie dei concorsi appena conclusi e procedendo con la prossima pubblicazione, entro i primi mesi del 2020, dei nuovi bandi di concorso.
“Martedì in Commissione – ha aggiunto Alessandro Balletto – libereremo le risorse per poi far arrivare la questione subito in Consiglio. Abbiamo un bilancio con un risorse per oltre otto milioni e questo fa di Cagliari, oltre che delle sue partecipate, un ente virtuoso”.
“Purtroppo – l’amara considerazione del Sindaco Truzzu – pur avendo un bilancio in salute e una buona cassa, ci sono i vincoli che ci impongono di spendere solo un milione e mezzo per le nuove assunzioni, altrimenti avremmo potuto fare anche di più”.
Nel dettaglio, sono in programma tredici assunzioni nell’ambito della categoria D1, tra i quali 2 ingegneri idraulici, 2 geologi, 6 ragionieri e per queste figure si potrà attingere dalle graduatorie dei concorsi già espletati. Per altri tre neo assunti D1 si procederà con un bando di mobilità in modo da acquisire le professionalità di un agronomo e due assistenti sociali.
La parte più cospicua delle assunzioni riguarda la categoria C1 all’interno della quale verranno immessi ben sessantatré nuovi assunti, venti dei quali saranno Agenti di Polizia Municipale che in parte saranno individuati nelle graduatorie ancora in vigore mentre per i restanti sarà necessario bandire un concorso. Prevista, sempre nella categoria C1 e con procedura concorsuale, l’assunzione di sedici geometri e periti edili, cinque programmatori e ventidue istruttori amministrativo-contabili.
Cinque categorie B3 (collaboratori amministrativo-informatici), quattro B1 (un centralinista non vedente e tre esecutori operativi specializzati) e tre A1 (commessi), tutti reclutati tramite apposita procedura concorsuale ASPAL, completano il quadro delle nuove assunzioni in programma al Comune di Cagliari.
“Nella stessa seduta di Giunta – la chiusura del Sindaco – abbiamo approvato una modifica al PEG che ci permetterà, in questi due mesi, di mettere in pratica un maggiori controllo del territorio immettendo più agenti della Polizia Municipale grazie al progetto “La Polizia scende in piazza” grazie al quale possiamo sviluppare dei temi che ci stanno molto a cuore come la prevenzione, la sicurezza e il decoro della città”.

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Apprendistato nelle imprese artigiane sarde: arrivano nuovi incentivi. Soddisfatto Confartigianato Sardegna

La soddisfazione di Confartigianato Sardegna per il ripristino degli incentivi ad uno strumento di formazione lavorativa che in Sardegna nel settore artigiano era bloccato da 7 anni.
Confartigianato Imprese Sardegna esprime soddisfazione per il ripristino, da parte dell’Assessorato Regionale all’Artigianato, degli incentivi alle imprese artigiane che assumono apprendisti.
“Da parte dell’Assessore Gianni Chessa c’è stata una grande attenzione sia verso il settore artigiano, sia per risolvere questo problema – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – attenzione che si è concretizzata nello sblocco di una situazione che perdurava ormai da 7 anni”.
Infatti, la Legge regionale 12 del 2001, norma che nel corso degli anni passati ha erogato incentivi a favore delle imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane che hanno assunto apprendisti, era inaccessibile dal 2012. Per rimediare a tale situazione, nello scorso luglio Confartigianato Sardegna propose all’Assessore un pacchetto di interventi, il quale comprendeva, oltre ad interventi tesi a migliorare l’accesso al credito da parte delle imprese artigiane e a supportare i processi di passaggio generazionale d’impresa, anche la forte richiesta di ripristinare gli incentivi a favore dell’assunzione di apprendisti artigiani.
“La Politica deve creare un contesto nel quale le imprese artigiane che investono sui più giovani, assumendoli con contratti genuini e a forte componente formativa – continua Matzutzi – possano vedere premiati ed incentivati tali comportamenti virtuosi”. “Per questo l’obiettivo, adesso e nel futuro – sottolinea il Presidente – dovrà essere di rendere lo strumento dell’Apprendistato più appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al termine del percorso laddove ci fosse l’assorbimento del giovane in azienda. Un processo di generale potenziamento dell’Apprendistato, che non può prescindere dalla valorizzazione del ruolo del maestro artigiano, l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una corretta qualificazione professionale”.
E i dati dell’utilizzo dell’apprendistato nelle imprese della Sardegna sono eloquenti.
Negli ultimi 12 mesi, infatti, sono solo 2.427 i giovani sardi che sono entrati nel mondo del lavoro con questo particolare contratto. Un numero, purtroppo, inferiore ai 5.650 nuovi contratti under 30 a tempo indeterminato stipulati nello stesso periodo.
Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sui dati INPS, quest’anno nell’Isola si sono contate solo 3,7 nuove assunzioni con l’apprendistato ogni 100 nuovi rapporti under 30 attivati. Lo scorso anno furono 6,7 su 100.
Tale dato pone la nostra regione all’ultimo posto nazionale, subito dopo il Molise (5,6) e la Basilicata (6,1). In testa, al contrario, l’Umbria dove si contano 16,7 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; seguono il Veneto con 14,2 e la Toscana con 13,8%. Tutto contro la media nazionale del 10,8%.
“In Sardegna, continuiamo a ripeterlo, bisogna ripartire dal contratto di Apprendistato per preparare i giovani ad entrare nel mercato del lavoro – conclude Matzutzi – è necessario continuare a valorizzare la “palestra” dell’Apprendistato, nella quale i giovani studiano e lavorano, anche per soddisfare le esigenze di un mondo che richiede competenze tecniche evolute imposte anche dalla sempre più pervasiva rivoluzione digitale. Questo contratto continua a giocare un importante ruolo di sostegno all’occupazione dei giovani confermandosi strumento capace di offrire opportunità di lavoro alle nuove generazioni”.

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