Lo sapevate? A Cagliari si trova la chiesa di San Pietro dei Pescatori, gioiello romanico nascosto ai turisti tra incuria e degrado

Nella zona diversi anni fa è stata ritrovata una delle iscrizioni d'amore più antiche di Cagliari. L'iscrizione ricorda la giovane Fortuna, morta a soli 27 anni, e riferisce del tenero gesto compiuto nei suoi confronti dal marito che, quando la vide ormai priva di vita, le chiuse gli occhi. L'epitaffio è stato datato al V secolo dopo Cristo.
Lo sapevate? A Cagliari si trova la chiesa di San Pietro dei Pescatori, gioiello romanico nascosto ai turisti tra incuria e degrado.
Nascosta, chiusa, sconosciuta ai più, ma bellissima. La chiesetta medioevale che si trova nel quartiere di Stampace, in un luogo dove sorgeva in età paleocristiana una necropoli, è tra le più antiche di Cagliari: fu infatti edificata nell’XI secolo in stile romanico-gotico ma venne rimaneggiata più volte nel corso dei secoli. Il monumento si affaccia su un piccolo cortile, accessibile da viale Trieste, in un’area utilizzata come necropoli in età paleocristiana, come attestano alcuni ritrovamenti oggi conservati presso il Museo Archeologico della città. La facciata attuale è in pietra calcarea e presenta elementi gotici probabilmente di datazione duecentesca; l’interno si sviluppa in un’unica navata e ha copertura lignea. Le decorazioni sono molto semplici: sono presenti due statue di legno raffiguranti San Pietro e un dipinto del XIX secolo che rappresenta la Vergine Addolorata. Attualmente la chiesa non è visitabile (a discrezione dei custodi, i pescatori, che la gestiscono) per problemi di staticità. La chiesa infatti spesso si riempie d’acqua e sprofonda. Lungo le pareti sono presenti numerose crepe che favoriscono le infiltrazioni.

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