Virus del Nilo occidentale, caso sospetto in Sardegna: abbattuta una cornacchia infetta a Porto Torres
È il secondo caso in pochi giorni che in Sardegna si riscontra la presenza di zanzare portatrici di malattie tipiche dei paesi tropicali. Nei giorni scorsi a una donna tedesca rientrata in Germania dopo un mese di vacanze nell'isola era stata diagnosticato il virus dengue.
I laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno riscontrato un caso di positività al virus del Nilo occidentale in una cornacchia grigia abbattuta nei pressi di Abbacurrente a Porto Torres. A comunicare la notizia è il Comune di Porto Torres.
Il caso dovrà essere confermato dal Cesme, il Centro di referenza nazionale di Teramo. Tuttavia, ai fini della salute pubblica, il Comune di Porto Torres informa la popolazione che è opportuno adottare alcune precauzioni per evitare punture di zanzare o di altre insetti.
È il secondo caso in pochi giorni che in Sardegna si riscontra la presenza di zanzare portatrici di malattie tipiche dei paesi tropicali. Nei giorni scorsi a una donna tedesca rientrata in Germania dopo un mese di vacanze nell’isola era stata diagnosticato il virus dengue.
Nello specifico, vanno adottate le seguenti misure: all’aperto si possono utilizzare repellenti per insetti; nelle ore del tramonto all’alba, quando le zanzare sono più attive, è opportuno indossare indumenti a maniche lunghe o rimanere a casa; svuotare l’acqua stagnante di vasi di fiori, secchi, copertoni e barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole degli animali in modo tale che non ristagni; quando non vengono usate, mantenere vuote o coperte le piscine per bambini; trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane, le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi presenti presso le farmacie; verificare che le grondaie non siano ostruite; coprire cisterne e contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana. Per quanto riguarda gli animali, si informa infine che per gli equidi l’unica forma di prevenzione della malattia è rappresentata dalla vaccinazione, a carico dei proprietari. Non viene posto alcun limite alla movimentazione degli equidi all’interno di aree endemiche, ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale, soprattutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale.
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