Milano Wine Week: premiata una vernaccia di Oristano come miglior vino da Meditazione Italiano
L’autorevole Guida del Seminario Luigi Veronelli, la prima guida ai vini d’Italia, premia una Vernaccia di Oristano DOC come miglior vino da Meditazione Italiano
L’autorevole Guida del Seminario Luigi Veronelli premia una Vernaccia di Oristano DOC. Antico Gregori miglior vino da Meditazione Italiano secondo la Guida Oro I vini di Veronelli 2020.
A Palazzo Bovara, nell’ambito della Milano Wine Week, il Seminario Permanente Luigi Veronelli ha svelato oggi alcune anticipazioni riguardo la Guida Oro I Vini di Veronelli 2020 che sarà presentata ufficialmente giovedì 24 ottobre a Venezia. La Guida Oro I Vini di Veronelli è la prima guida ai vini d’Italia. Erede degli storici cataloghi pubblicati da Luigi Veronelli sin dagli anni Cinquanta, segue da vicino con passione e competenza l’evoluzione delle migliori produzioni vitivinicole.
Protagonisti dell’incontro, denominato ‘NumeriUno: i Migliori Assaggi che identificano i cinque vini (uno per tipologia) che hanno conseguito il più elevato giudizio in centesimi tra le oltre 25.000 etichette degustate, cinque vini che rappresentano, perciò, veri e propri vertici della produzione vitivinicola italiana.
Ecco, dunque, il top della vitivinicoltura italiana secondo la ‘Guida Oro I Vini di Veronelli 2020’:
- ‘Miglior vino spumante’ Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Annamaria Clementi 2009 di Ca’ del Bosco (Erbusco, Brescia);
- ‘Miglior vino bianco’ Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2016 di Cantina Terlano (Terlano- Terlan, Bolzano);
- ‘Miglior vino rosato’ Valtènesi Riviera del Garda Classico Chiaretto Molmenti 2016 di Costa- ripa (Moniga del Garda, Brescia);
- ‘Miglior vino rosso’ Masseto Toscana 2016 di Tenuta Masseto (Castagneto Carducci, Livorno);
- ‘Miglior vino dolce o da meditazione’ Vernaccia di Oristano Antico Gregori 1976 di Contini Attilio (Cabras, Oristano).
L’Antico Gregori è una cuvée delle migliori annate di Vernaccia, maturate per decenni in caratelli di legno pregiato. La tecnica utilizzata è il metodo “Solera”. La base originaria, risalente ai primi de- cenni del secolo, è stata rabboccata con una selezione delle migliori partite della Vernaccia Contini del secolo scorso. Vino di notevole intensità e complessità, etereo con ricordi di frutta secca, mandorle e nocciole tostate. Deve il suo nome al “Gregori” il tipico terreno magro e sabbioso della valle del Tirso, suolo elettivo per il vitigno Vernaccia. Questo riconoscimento è un motivo d’orgoglio per tutta la famiglia Contini, che ripaga in parte dei tanti sforzi fatti per provare a salvaguardare la Vernaccia di Oristano, una delle perle enologiche italiane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA