Accadde oggi: 9 Ottobre 1967, in Bolivia viene ucciso Ernesto Che Guevara. A 52 anni dalla morte il mito è ancora vivo.

Dopo la Rivoluzione Cubana, nel 1967 il Che andò in Bolivia, a combattere contro il presidente Barrientos. La guerriglia, però, qui non ebbe particolare successo, e Guevara fu braccato, ferito e fatto prigioniero l’8 ottobre dall’esercito boliviano e dalla Cia. Il 9 ottobre, venne ucciso dalle truppe che lo avevano catturato.

Il cadavere di Ernesto “Che” Guevara in una fotografia scattata il 10 ottobre 1967 a Vallegrande, in Bolivia. (AFP PHOTO/ MARC HUTTEN).

Il Che è morto tra le cinque e mezzo e le sei del mattino di quel 9 ottobre. Ormai pare certo che le pallottole che lo avevano raggiunto nel pomeriggio del giorno prima non erano mortali, e che se fosse stato trasportato in serata a Vallegrande si sarebbe quasi sicuramente salvato. Tuttavia, il Che non è morto soltanto perché gli sono state negate le cure necessarie. Il Che è morto all’alba di lunedì con una pistolettata tiratagli da vicino in direzione del cuore dal capitano della guarnigione Prado. L’ordine di uccidere il rivoluzionario era arrivato direttamente da La Paz, da parte del presidente boliviano René Barrientos.

La sua ultima notte nella baracca di Higueras fu terribile: il corpo sanguinante da molte ferite, non un sedativo, non un’iniezione che potesse calmargli il dolore, ma solo una coperta e sotto la coperta la nuda terra. 

A 52 anni di distanza dalla sua morte, il Che è ancora oggi considerato un simbolo di tutte le idee rivoluzionarie, l’archetipo della ribellione. Il mito del guerrigliero universale che rimarrà per sempre.

Il mausoleo di Che Guevara a Santa Clara (Cuba)

Piazza della Rivoluzione a L’Avana (Cuba)

Le statue di Che Guevara e Cienfuogos al Museo della Rivoluzione di L’Avana (Cuba)

Dori Ghezzi ricorda Faber. A Tempio una serata dedicata al grande Fabrizio De André. Sabato 9 settembre, al Teatro del Carmine di Tempio, alle 21 è in programma una serata particolare, organizzata per ricordare il cantautore genovese che per tanti anni visse in Sardegna.

Marta Proietti Orzella interpreterà il testo di Alfredo Franchini, “Un mare di libertà”, che dà il titolo allo spettacolo. Ospite d’onore della serata la moglie di De André, Dori Ghezzi. Parteciperanno anche tre musicisti che hanno suonato con De André: Ellade Bandini (batteria), Giorgio Cordini (chitarra, bouzouki e voce), Mario Arcari (clarino, oboe, ocarina, flauto e fiati etnici). Organizza il Circolo Culturale Don Primo Mazzolari di Tempio Pausania.