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Pratobello a 50 anni dalla rivolta, alla MEM, le testimonianze della lotta non violenta dei pastori di Orgosolo

Pratobello a 50 anni dalla rivolta, alla MEM, le testimonianze della lotta non violenta dei pastori di Orgosolo.

Pratobello 50 anni dopo. La rivolta nonviolenta dei pastori di Orgosolo, una pagina di storia del popolo sardo dal valore fortemente simbolico, sarà rievocata domani alle 17.30 alla MEM di Cagliari, a conclusione della prima tranche degli eventi organizzati dal comitato sardo di supporto locale alla II Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che toccherà Cagliari il 29 febbraio del 2020.

È previsto l’intervento di Maria Bassu, coautrice del documentario “Sa lota”, e la partecipazione del “Tenore Supramonte de Orgosolo”. Il 9 sarà anche l’ultimo giorno in cui si potrà visitare la mostra “100 anni di pace” del Centro Studi Sereno Regis di Torino, fulcro di questa prima parte di eventi organizzati a sostegno della marcia.

Nel maggio del 1969, un manifesto affisso sui muri di Orgosolo intima ai pastori che lavorano nel territorio di Pratobello di abbandonare quei terreni insieme alle loro greggi, perché  quell’area dovrà essere adibita a poligono di tiro per l’addestramento dell’esercito italiano. Dopo un’assemblea convocata spontaneamente, la popolazione decide di mettere in atto una protesta non violenta, occupando pacificamente quell’area. A seguito dell’occupazione, che è portata avanti senza nessun atto di violenza, appunto, l’esercito decide di ritirarsi. La rivolta di Pratobello è stata una lezione di grande civiltà e fermezza che vive ancora nei murales che ornano Orgosolo, nel canto a tenore e nei versi dei poeti.

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