Nuova denuncia di stupro in Costa Smeralda dopo quella che nei giorni scorsi ha visto tra gli accusati il figlio di Beppe Grillo e tre suoi amici. Anche in questo caso si tratterebbe di una violenza di gruppo.

Come riportano L’Unione Sarda e l’Ansa, la denuncia è stata presentata da 2 ragazze, una lombarda e una del Lazio. Le due, che si trovano in Sardegna per lavorare nei club e nelle discoteche come ragazze immagine, hanno raccontato ai carabinieri di aver subito uno stupro di gruppo da parte di quattro giovani calciatori semiprofessionisti campani, tutti di età compresa tra i 20 e i 23 anni.

La violenza si sarebbe consumata a metà luglio a Baja Sardinia, nota località della Costa Smeralda. Al termine di una serata in una discoteca della zona le due giovani avrebbero raggiunta una vicina spiaggia e lì sarebbero state violentate dai quattro ragazzi. Al termine del presunto stupro le due si sono recate in ospedale dove sono state visitate dai medici. 

Gli inquirenti hanno già acquisito un filmato della videosorveglianza della discoteca e un video girato con lo smartphone. I quattro calciatori hanno respinto tutte le accuse e fornite alcuni elementi utili all’indagine, tra cui appunto il video girato con lo smartphone. La Procura di Tempio ha aperto un fascicolo. 

Si svolgerà domani in Procura a Tempio Pausania (Sassari) l’analisi dei file digitali e delle chat contenuti nei telefoni cellulari sequestrati ai quattro ragazzi indagati per il presunto stupro di una studentessa di 19 anni che sarebbe avvenuto a metà luglio in Costa Smeralda, dopo una serata in discoteca. A riportare la notizia è Ansa.

Tra gli indagati il figlio di Beppe Grillo, Ciro, e suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Tutti si dichiarano innocenti, sostenendo che i rapporti sessuali avuti con la ragazza sono stati consenzienti.

Saranno analizzate foto, video e messaggi dei telefonini dei quattro indagati, alla presenza di un perito nominato dal procuratore di Tempio, Gregorio Capasso. Il collegio difensivo, formato dagli avvocati Barbara Raimondo, Gennaro Velle, Paolo Costa ed Enrico Grillo, ha nominato a sua volta come consulente di parte l’esperto informatico Mattia Epifani. Chiederà inoltre che siano acquisiti agli atti delle foto e dei video pubblicati dalla ragazza su Instagram il giorno successivo al presunto stupro.