Le Fiamme Gialle della 2^ Compagnia di Cagliari hanno scoperto delle irregolarità nei pagamenti del personale da parte di una società, con sede in Cagliari, impegnata in attività di ristorazione.

L’attività ispettiva, sviluppatasi nell’ambito dell’intensificazione dei controlli della specie nei periodi caratterizzati da maggiore presenza di turisti e avventori, è stata mirata alla verifica di tutti gli aspetti disciplinati dalla specifica normativa di settore e comprendenti non solo la regolare assunzione dei lavoratori ma anche le modalità di retribuzione.

Una volta entrati nell’esercizio commerciale i finanzieri hanno identificato tutti e tre i dipendenti presenti e intenti a svolgere attività lavorativa. In seguito, acquisite le dichiarazioni dei lavoratori e la documentazione presentata dal proprietario dell’attività, ed esaminate le informazioni contenute nelle banche dati centralizzate a disposizione del Corpo, è emersa, da un lato, la regolarità dell’assunzione dei dipendenti, ma dall’altro, che gli stessi, per le mensilità di maggio e giugno del corrente anno, avevano ricevuto le retribuzioni (ammontanti complessivamente a oltre 3.000 euro) in contanti, modalità bandita dalla Legge di Bilancio del 2018 che ha imposto, dal primo luglio 2018, l’obbligo di pagamento degli stipendi con modalità tracciabili.

Per tale violazione il datore di lavoro è stato destinatario di una sanzione amministrativa compresa tra un minimo di 1.000 e un massimo di 5.000 Euro.

Un altro giovane italiano ha perso la vita in Ucraina, dove combatteva come volontario al fianco delle forze ucraine contro l’invasione russa. Si tratta di Manuel Mameli, 25 anni, nato a Cagliari il 14 marzo 2000. Era arruolato nella Legione Internazionale, il corpo militare composto da volontari stranieri regolarmente integrati nelle Forze Armate di Kiev.

La notizia della sua morte, riportata dal Corriere della Sera, è stata resa nota dai suoi commilitoni, che hanno informato direttamente l’Ambasciata italiana, attualmente in contatto con la famiglia del giovane. Mameli si trovava da tempo in Ucraina, dove aveva deciso di unirsi alla resistenza contro l’esercito russo. La conferma ufficiale da parte delle autorità militari ucraine, però, non è ancora arrivata.

Secondo quanto riferito dai compagni d’armi, il corpo di Mameli si troverebbe in un’area sotto il controllo delle forze russe, rendendo al momento impossibile qualsiasi tentativo di recupero. A contattare i familiari, che vivono in Sardegna, sono stati gli stessi commilitoni.