Tutto pronto per il campionato di Murra 2019: è domani l’attesissimo evento

La manifestazione svolge anche un altro importante compito, quello di valorizzare altre espressioni della nostra cultura quali la lingua, l’artigianato, la musica, l’ambiente, e i prodotti tipici. Questo è l’obiettivo per il quale l’Associazione Sòciu po su giocu de sa murra Orthullè, organizza l’evento.
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Urzulei, il piccolo, suggestivo centro ai piedi del Supramonte, si prepara ad ospitare la 22esima edizione del Campionato Sardo dedicato al tradizionale gioco de Sa Murra. Su Campionau sardu de Sa Murra è il primo torneo ufficiale di morra autorizzato all’interno dello stato italiano. Un momento di socialità e di divertimento, per promuovere e tutelare questo antichissimo gioco, fortemente legato alla nostra cultura sarda.
Ma la manifestazione svolge anche un altro importante compito, quello di valorizzare altre espressioni della nostra cultura quali la lingua, l’artigianato, la musica, l’ambiente, e i prodotti tipici. Questo è l’obiettivo per il quale l’Associazione Sòciu po su giocu de sa murra Orthullè, organizza l’evento.
Proprio per promuovere la valorizzazione del territorio, si terranno una serie di eventi collaterali. La realizzazione di un murale che andrà ad arricchire il percorso muralistico denominato “Memòria e identidade”, l’allestimento della mostra intitolata “Artisania e arte in Orthullè”, ovvero “Artigianato e arte ad Urzulei”, Non mancherà la musica sarda con tenore, trunfa e organetto, è prevista una rassegna di film e doc aventi a tema il gioco di sa murra, “Murrafilms” e le immagini del Supramonte di Urzulei.
Il museo etnografico comunale e l’info point con guide al percorso muralistico “Memòria e identidade” e al centro storico resteranno aperti. E naturalmente in un posto come Urzulei, terra di cibi buoni e genuini, ci sarà la degustazione di prodotti tipici. Il gioco della Morra è diffuso in molti paesi che si affacciano sul Mediterraneo dal, 2003 si organizza la più importante manifestazione di morra nel bacino del Mediterraneo, un evento itinerante denominato Murramundo, quest’anno la manifestazione internazionale si è svolta a luglio in Corsica.

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Pierino Vargiu ad Assemini: la mostra fotografica che celebra la longevità sarda alla “Casa dei Centenari”

La mostra racconta, attraverso immagini e storie, la vita di uomini e donne che hanno raggiunto i cento anni o più, celebrando la loro esperienza, la cultura e le tradizioni sarde. La Casa dei Centenari stessa è parte integrante dell’esperienza: costruita nella seconda metà dell’Ottocento nel centro storico di Assemini, a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro, è una dimora campidanese affascinante e ricca di aneddoti
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Domani, 14 settembre, la Casa dei Centenari di Assemini ospiterà un evento speciale dedicato alla memoria e alla celebrazione della longevità in Sardegna. Pierino Vargiu e Angela Mereu saranno presenti per accompagnare i visitatori alla scoperta della loro mostra fotografica, interamente dedicata ai centenari sardi.
La mostra racconta, attraverso immagini e storie, la vita di uomini e donne che hanno raggiunto i cento anni o più, celebrando la loro esperienza, la cultura e le tradizioni sarde. La Casa dei Centenari stessa è parte integrante dell’esperienza: costruita nella seconda metà dell’Ottocento nel centro storico di Assemini, a pochi passi dalla Chiesa di San Pietro, è una dimora campidanese affascinante e ricca di aneddoti. Al suo interno si possono ammirare bellissimi pavimenti d’epoca, vecchie foto appese alle pareti, antichi arredi e abiti di un tempo.
I due centenari che l’abitavano, oggi scomparsi, erano Giulio Nioi (1912) e Annetta Scalas (1918). Oggi la casa è di proprietà del figlio Carmelo Nioi e di sua moglie Rosalba Murgia ed è messa a disposizione per queste belle manifestazioni culturali.
Il lavoro di Pierino Vargiu, insieme alla moglie Angela Mereu, ha avuto un impatto significativo nel raccontare la longevità sarda. Con oltre 500 centenari fotografati in tutta l’isola, i coniugi Vargiu hanno costruito un vero e proprio archivio umano e culturale. La loro attività, nata quasi per caso tra feste religiose e sagre paesane, è diventata una missione che li ha portati in ogni angolo della Sardegna, ma anche all’estero, con mostre fotografiche ospitate in città come Montreal, Ginevra e Genova.
Le loro fotografie non sono solo immagini, ma racconti di vita, di tradizioni e di resilienza. Ogni scatto è un omaggio a una generazione che ha vissuto e contribuito alla storia della Sardegna. La passione e la dedizione di Pierino e Angela hanno permesso di preservare e condividere queste storie, offrendo alle nuove generazioni una finestra sul passato e un motivo per celebrare la ricchezza culturale dell’isola.
L’invito è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare a questo viaggio tra immagini, emozioni e testimonianze di longevità, immersi nella storia e nell’atmosfera unica della Casa dei Centenari.

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