L’ultima analisi pubblicata da Openpolis sulla base dei dati Invalsi e Istat relativi all’anno scolastico 2017/18, mostra un quadro davvero desolante dei livelli di apprendimento degli studenti sardi della scuola secondaria di secondo grado. Il 50,4 per cento dei ragazzi ha grosse difficoltà di apprendimento in italiano e matematica.

Nella classifica generale la Sardegna insieme alla Calabria detiene il primato negativo. Non solo, oltre il 40 per cento degli studenti vantano rendimenti insufficienti in lettura, e in questo caso i sardi sono in buona compagnia, anche in Calabria, Sicilia, Campania e Puglia i ragazzi leggono pochissimo.

Si salva, in italiano, Lanusei. Il paese ogliastrino si è classificato terzo in Italia, per competenze alfabetiche, dietro Monza e Treviso. Al di sopra della media nazionale, anche Villacidro, ma si tratta di una goccia nel mare. Malissimo nella classifica dei capoluoghi di provincia: Carbonia, Oristano, Sanluri, Iglesias, Tempio, Cagliari e Olbia tutte maglia nera, per competenze alfabetiche. Questi ultimi dati sono relativi al 2017, si spera che in questi due anni la situazione sia migliorata.

Con i suoi vivaci colori rossi e neri che ricordano disegni tribali africani, la cimicetta rosso-nera è uno degli insetti più facilmente riconoscibili in natura. Presente in quasi tutta Europa, Nord Africa e Asia, questa piccola cimice sta conquistando anche il continente americano, dove si sta rapidamente diffondendo, in particolare in Centro e Nord America, raggiungendo densità molto elevate.

L’adulto misura tra gli 8 e i 12 millimetri e ha un aspetto inconfondibile: la colorazione brillante e i disegni geometrici fungono probabilmente da segnale di avvertimento per i predatori. Le sue ali, ridotte e non funzionali al volo, la rendono un insetto esclusivamente terrestre, spesso visibile in gruppi numerosi sul terreno o sulle piante.

Il suo habitat è estremamente vario: la si può trovare in prati, giardini, boschi e persino nei centri abitati, dove si rifugia in inverno sotto vasi, cortecce e pietre, entrando in una sorta di letargo per superare i mesi freddi. È una specie onnivora, che si nutre principalmente della linfa di piante come querce, oleandri, ibisco e noccioli, ma non disdegna fiori, frutti e semi freschi. Curiosamente, può anche nutrirsi dell’emolinfa di altri insetti, vivi o morti, inclusi esemplari della propria specie.

Nonostante il suo aspetto vistoso e la diffusione massiccia, non è considerata dannosa per le piante, rendendola un ospite tollerato nei giardini. Il suo ciclo vitale dura uno o due anni, con una sola generazione all’anno: in primavera depone le uova sotto pietre o nel terreno, da cui in due o tre mesi si sviluppano le neanidi, che crescono fino a diventare ninfe e infine adulti pronti a riprodursi.