Un paio d’ore prima della partita la sorpresa: aveva promesso ai suoi ragazzi di esserci e così è stato. La vittoria più bella della prima domenica di campionato è il ritorno in panchina di Sinisa Mihajlovic, meno di un mese e mezzo dopo l’inizio della battaglia contro la leucemia. Come riportato da Repubblica, arrivato allo stadio con la mascherina, eccolo in panchina al fischio d’inizio: cappellino in testa e cerotto sul lato sinistro del collo.

E infatti seduto Mihajlovic resiste poco: dialoga coi vice Tanjga e De Leo, lascia il connazionale davanti alla panchina a guidare la squadra, quando nelle pause i giocatori passano davanti dà disposizioni, impassibile al rigore, poi comincia a saltare su a ogni azione e ben presto in piedi ci resta lui e si riprende il timone anche fisicamente.

Mihajlovic resta fino alla fine. Fino al 92’, quando Sinisa abbandona il campo con un paio di minuti di anticipo sulla fine del recupero. Poi, di nuovo mascherina al viso, lascia lo stadio per tornare in ospedale: era la sua giornata libera.

Tutta Sassari è sconvolta dalla tragica notizia che ha segnato la serata di ieri. In località Caniga, un incidente stradale fatale ha strappato alla vita Antonello Olivieri, 37 anni, molto conosciuto e benvoluto nel suo quartiere.

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane avrebbe perso il controllo della moto mentre affrontava una curva, andando a impattare violentemente contro un muro. L’impatto è stato devastante. Nonostante il rapido intervento dei sanitari del 118, per Antonello non c’è stato nulla da fare: i soccorritori non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Sul posto è intervenuta la Polizia Locale di Sassari, che ha eseguito i rilievi necessari per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Intanto, la notizia ha rapidamente fatto il giro della città, lasciando un profondo dolore tra amici, conoscenti e residenti del quartiere di Latte Dolce.

La scomparsa di Antonello ha immediatamente acceso un’ondata di messaggi di affetto e incredulità sui social, dove in molti hanno voluto lasciare un ricordo o una parola di conforto.

“Notizie così ricordano quanto la vita sia fragile e quanto sia importante dare valore al tempo e alle persone intorno a noi. Un giorno parliamo al parco con i nostri figli, e il giorno dopo tutto cambia. Riposa in pace, Antonello. Un intero quartiere piange per te”, scrive un amico.

Anche la parrocchia di Latte Dolce si è unita al dolore della famiglia: “Abbiamo appreso con grande tristezza la tragedia della dipartita di Antonello Olivieri. Ci stringiamo con tutto il cuore a Luciano e Grazia. Preghiamo affinché la Santissima Trinità accolga la sua anima nella beatitudine dei santi. Vi chiediamo un ricordo nella preghiera. Ave Maria.”

Commovente anche il messaggio di un amico di lunga data: “Gran bello scherzo, amico mio… Non sopporto che il detto ‘sono sempre i migliori ad andarsene’ sia così vero. In 37 anni ho conosciuto poche persone leali, sincere, educate e di buon cuore come te. Voglio pensare che anche questa volta tu ce l’abbia combinata con il sorriso di sempre, giusto per prenderci un po’ in giro. Ti voglio bene.”