Conto alla rovescia per il 59° Matrimonio Selargino: tante le novità di quest’anno
I festeggiamenti dureranno quattro giorni con un mega villaggio enogastronomico e artigianale con le specialità locali e degustazioni delle eccellenze regionali.
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«L’intento è quello di restituire in qualche modo questa festa alla cittadinanza – spiega il sindaco Gigi Concu -, per questo, dopo quasi mezzo secolo, abbiamo deciso di riservare il consueto pranzo a casa del canonico Putzu solo agli sposi e ai loro parenti, mentre tutti gli altri, autorità comprese, al termine della celebrazione potranno proseguire i festeggiamenti negli spazi di piazza Si ‘e Boi, dove verrà allestito un elegante punto ristoro con la possibilità di degustare pietanze regionali. Insomma, una festa di tutti, con la politica in piazza insieme al popolo».
Una scommessa in cui crede fortemente anche l’assessore al Turismo Riccardo Cioni: «Sarà un’edizione caratterizzata da un mix tra tradizione e innovazione, con un format rinnovato e tutti gli eventi concentrati nel cuore della città. Un modo per valorizzare le bellezze selargine e coinvolgere più gente possibile». commenta. «Ovviamente la parte legata alle tradizioni resta inalterata», assicura Gianni Frau, presidente della Pro Loco. «Ma siamo convinti che un tocco di modernità possa rappresentare la spinta in più per far crescere ulteriormente il rito de Sa Coja Antiga, avvicinando anche le nuove generazioni».
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Il segreto della longevità sarda? Lo rivela uno studio: ecco qual è l’elisir isolano di lunga vita

"L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni", afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio.
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Camminare di più, vivere meno stressati e curare il cuore: potrebbe essere questa la formula della longevità in Sardegna. A fornire dati concreti ci pensa lo Studio SABA (Sardinia Aging Biomarkers Analysis), condotto dalla startup Nuraxi in collaborazione con l’Università di Sassari su 1.500 sardi, i cui primi risultati sono stati presentati ieri all’Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari.
L’analisi ha evidenziato che i partecipanti percorrono in media 10.264 passi al giorno, molto più della media osservata in studi internazionali, confermando come l’attività fisica quotidiana – non necessariamente sportiva – sia un pilastro della longevità. Ma il movimento non è l’unico fattore: lo studio ha rilevato che frequenza cardiaca a riposo, stress e relazioni sociali giocano un ruolo cruciale. Una vita meno solitaria e meno stressante contribuisce a un cuore più sano e, presumibilmente, a vivere più a lungo.
Dallo studio emergono anche differenze di genere: gli uomini risultano più attivi (+1.236 passi al giorno), mentre le donne dormono di più ma mostrano frequenza cardiaca e livelli di stress mediamente più alti. Questi dati confermano l’importanza di approcci personalizzati alla prevenzione.
Proprio su questa idea si basa Nora, assistente di salute basato su intelligenza artificiale sviluppato da Nuraxi. Nora non si limita a monitorare parametri fisiologici, ma interpreta segnali precoci, simula scenari futuri e guida l’utente nelle scelte quotidiane per migliorare salute e longevità, combinando scienza e tecnologia in un approccio “su misura”.
“I dati preliminari ci entusiasmano – afferma Ugo Faraguna, Professore di Neurofisiologia e referente scientifico dello studio – perché ci permettono di misurare non solo la durata della vita, ma soprattutto la qualità. L’obiettivo è imparare dal mito della longevità sarda e non solo aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni”.
Lo Studio SABA continuerà, ampliando la raccolta dati e approfondendo i fattori che rendono la Sardegna una delle regioni con la più alta aspettativa di vita, offrendo una combinazione unica di scienza, movimento e benessere psicofisico.
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