A Torino si respira già aria di grande calcio, nonostante i 10 gradi che avvolgono la città in un freddo pungente. Nessun vento a spezzare il clima, ma lo stadio è un vero e proprio calderone: strapieno, con il cuore dei tifosi che batte forte. Tra loro, circa 500 coraggiosi supporter rossoblù, giunti per sfidare il gigante bianconero. È la gara Juventus-Cagliari ad aprire la domenica sportiva della Serie A. Da un lato, la squadra di Thiago Motta, impeccabile in difesa e ancora imbattuta in quanto a gol subiti. Dall’altro, la formazione di Nicola, che arriva con la fiducia ritrovata dopo aver strappato con grinta e sudore la sua prima vittoria in campionato al Tardini di Parma. Tre gol che sanno di rinascita e che ora si scontrano con un muro difensivo ancora intatto. E poi c’è il gelo di Torino a fare da contrasto a una battaglia che si gioca sul filo del coraggio e della resistenza. Nel primo tempo i bianconeri hanno chiuso in vantaggio grazie a un rigore trasformato da Dusan Vlahovic. Il penalty è stato assegnato dopo una revisione al VAR, che ha confermato il tocco di mano di Luperto all’interno dell’area di rigore. Vlahovic, con freddezza, non ha sbagliato dal dischetto, regalando ai suoi il prezioso vantaggio. Nonostante il risultato, il Cagliari ha cercato di rendersi pericoloso con alcune ripartenze, senza però mai impensierire realmente il portiere della Juventus, Di Gregorio.
La difesa bianconera ha saputo gestire con attenzione ogni tentativo di incursione dei sardi, mostrandosi solida e reattiva nelle situazioni più delicate. Anche la Juventus ha continuato a spingere per aumentare il vantaggio, sfiorando il gol in due occasioni: prima con Koopmeiners e poi con Conceicao. Con un secondo tempo tutto da giocare, il match rimane aperto, ma la Juventus sembra avere il controllo del gioco. La Juventus subisce il primo gol in campionato nei minuti finali del secondo tempo, in una partita piena di emozioni contro il Cagliari. Proprio quando sembrava che i bianconeri potessero chiudere la gara con i tre punti, è arrivato un colpo di scena. Nel finale, Piccoli conquista un prezioso rigore per i sardi, e dal dischetto Marin non sbaglia, spiazzando il portiere e regalando il pareggio al Cagliari. E con questo il record di Reginato resiste, aggiungendo ulteriore suspense agli ultimi minuti del match. Come se non bastasse, al novantesimo la Juventus rimane in dieci uomini a causa della doppia ammonizione per Conceicao, costretto ad abbandonare il campo. Nonostante l’inferiorità numerica, la Juve ha cercato di resistere, ma il Cagliari ha continuato a crederci, sfruttando ogni secondo dei minuti di recupero per mettere pressione sui bianconeri.
Alla fine, la squadra sarda è riuscita a strappare un punto preziosissimo allo Stadium, lasciando i tifosi di entrambe le squadre con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.