Quartu: 40 serate da sabato fino a dicembre al Nuraghe Diana, per creare un Polo Museale per la città
Il sito archeologico, come attrattiva principale che dia visibilità e porti sviluppo culturale ed economico nel territorio quartese. Il progetto si chiama “Incanti” e si svolge nella cornice suggestiva della Baia Azzura, a Is Mortorius, dove verrà organizzato un ricco programma di eventi per promuovere un Polo Museale, insieme alle Batterie Carlo Faldi, all’ex convento dei Cappuccini e a Sa Dom’e Farra.
Un fitto programma di eventi, per tutti i fine settimana, a partire da sabato 10 agosto e fino al mese di dicembre 2019. Sono 40 le serate previste, tra visite guidate volte alla conoscenza del Nuraghe, laboratori sull’archeologia, eventi di musica classica e jazz, rappresentazioni teatrali e tanto altro. Questo il progetto annunciato stamattina in una conferenza stampa che si è tenuta proprio ai piedi del nuraghe è finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è realizzato dall’Amministrazione Comunale di Quartu Sant’Elena con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Agenzia Conservatoria delle Coste e dell’Associazione Turistica Pro Loco, che si è avvalsa dell’esperienza di Patrizia Zuncheddu.
Non solo un programma per l’estate quindi, ma un organizzazione di ampio respiro che mira a promuovere il sito di Is Mortorius, ma anche le Batterie Carlo Faldi, l’ex convento dei Cappuccini e Sa Dom’e Farra . Come ha spiegato l’Assessore alla Cultura e ai Beni culturali Lucia Baire, il Nuraghe Diana costituisce un unicum nella città metropolitana, sia per le caratteristiche archeologiche che per la posizione panoramica. «Il sito del Nuraghe Diana si trova ad appena 20 chilometri da Cagliari, e quindi anche dal porto e dall’aeroporto – ha affermato il sindaco di Quartu Delunas – con un notevole flusso turistico da intercettare. È quindi comprensibile il ruolo strategico che può e deve assumere il sito per l’intera Città Metropolitana. Vogliamo creare una rete culturale capace di valorizzare i siti cittadini e accrescere la nostra offerta”.
Il Commissario Straordinario dell’Agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, Francesco Cilloccu invece ha ricordato l’importanza di inserire gli studi sulla storia e l’archeologia sarda nei programmi scolastici. Non basta, secondo Cilloccu iniziare gli studi dagli etruschi, perché prima di loro c’è stata la civiltà nuragica che merita uguale approfondimento. Alla conferenza stampa di oggi era presente anche la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le provincie di Oristano e Sud Sardegna Maura Picciau.
«Dobbiamo crescere dal punto di vista della solidarietà – ha dichiarato la Soprintendente e portare avanti le nostre rivendicazioni identitarie. C’è molto interesse riguardo la storia degli scavi archeologici. La valorizzazione dei nuraghi è necessaria e la musica all’interno del sito è capace di creare un’atmosfera speciale, particolarmente emozionante, che permetta di riallacciarsi in modo istintivo all’eredità storica. Auspico una collaborazione, una sinergia tra enti locali utile a migliorare l’offerta culturale per cittadini e turisti. E auspico la nascita di un Cammino dei nuraghi per i periodi autunnali e primaverili. Questo splendido sito, fronte mare, sarebbe sicuramente una delle tappe più suggestive».
Infine Patrizia Zuncheddu, una delle prime studiose del sito e Responsabile Scientifico di “Incanti”, ha ringraziato il professor Atzeni, il primo archeologo che curò gli scavi del Nuraghe Diana. «Questo sito va valorizzato e reso fruibile – ha concluso Patrizia Zuncheddu- l’anno scorso abbiamo fatto le prove generali, che ci hanno dato un riscontro incredibile. La voglia di conoscere è forte da parte di tutti. E noi siamo pronti a rispondere a questa esigenza.
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