Ogni anno la maratona tutta rosa, Solowomenrun, oltre a premiare le atlete della Challenge, premia anche le associazioni in rosa finanziando i loro progetti. Quest’anno le associazioni Karalis Pink Team, Fondazione Taccia “Mai più sole contro il tumore ovarico” e Passu Passu, tutte associazioni legate alle pazienti oncologiche affette da tumori femminili hanno presentato insieme il progetto solidale  “Sport, laboratori e benessere psicofisico” e si sono aggiudicate il primo premio, da 7mila euro.

Mentre il gruppo “Abbracciamo un sogno” e l’Associazione “Sardegna Medicina”, hanno ricevuto il secondo premio, 4200 euro per finanziare il progetto “La cura di chi cura”, infine 2800 euro sono andati all’Associazione Idea Onlus e Nordic Walking Cagliari per il progetto “Idea che cammina”. Nel corso della cerimonia di premiazione che si è tenuta nella sala del Consiglio Comunale a Cagliari, sono state annunciate alcune anticipazioni sulla prossima edizione per la quale gli organizzatori hanno grandi ambizioni: vorrebbero che Cagliari che ora è al terzo dopo Torino con 19mila iscritte e Treviso con 16mila, diventasse la prima città italiana con 20mila partecipanti.

Un traguardo che, vista la grande partecipazione della città ogni edizione più ampia, non sembra poi così difficile da raggiungere. Un’altra novità sarà, se il Comune di Cagliari darà l’ok, il traguardo: si vorrebbe far terminare la maratona più rosa d’Italia davanti alla chiesa di Bonaria, immagine simbolo della città. Tutte le cagliaritane e non solo, sono invitate a partecipare: le iscrizioni apriranno già il primo agosto.

Domani, lunedì 22 settembre 2025, a Cagliari è previsto uno sciopero generale di 24 ore con manifestazione e corteo, con raduno a partire dalle 10:00 in Piazza del Carmine. La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.

Il corteo attraverserà le principali vie della città, da Via Sassari fino ai portici del Consiglio Regionale, dove si terranno gli interventi conclusivi. La mobilitazione coinvolgerà lavoratrici e lavoratori di trasporti, fabbriche, scuola, commercio e molti altri settori, e assume particolare rilievo in Sardegna per la presenza di siti militari e fabbriche di armi che collegano l’isola agli scenari di guerra internazionali.

La chiamata è chiara: sostenere il popolo palestinese, fermare il genocidio e bloccare tutto per dire no alla guerra.

Per informazioni: 333 7249794