Il Tar della Sardegna ha respinto il ricorso presentato da Antonio Gaia, Pierfranco Zanchetta e Marzia Cilloccu che chiedeva l’esclusione dal Consiglio regionale di 14 attuali consiglieri per presunte irregolarità nella presentazione delle liste.

Tra questi c’erano gli 8 consiglieri della lista della Lega. Il ricorso partiva dall’adesione tecnica di alcuni consiglieri della scorsa legislatura a sette partiti non rappresentati prima del 24 febbraio. Per i nuovi partiti infatti, normalmente, vanno raccolte le firme per la presentazione della lista. Il Tar ha dato ragione ai partiti che sono stati eletti grazie all’adesione tecnica dei vecchi consiglieri.

Non si tratta dell’unico ricorso in campo. Ne sono stati presentati altri sette che potrebbero ancora mutare la composizione del Consiglio regionale. Intanto Antonio Gaia ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.

L’Asinara non può più essere considerata un’isola dimenticata. Lo ribadisce con forza l’assessore regionale agli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, che rilancia l’impegno della Regione Sardegna per un rilancio concreto e sostenibile di uno dei luoghi più iconici del Mediterraneo.

“Si parla spesso dell’Asinara come di un luogo abbandonato, bloccato da vincoli e burocrazia – afferma Spanedda – ma oggi abbiamo l’occasione di voltare pagina, con responsabilità e consapevolezza del suo straordinario valore ambientale, storico e strategico”.

Il nodo, sottolinea l’assessore, resta la gestione dei beni trasferiti alla Regione in seguito alla dismissione da parte dello Stato: “Si tratta, nella maggior parte dei casi, di immobili in condizioni fatiscenti. Per anni abbiamo fatto fronte alle criticità utilizzando fondi regionali, e ora – grazie alla Conservatoria delle Coste – è stato stanziato un primo intervento da 5 milioni di euro per il recupero di alcune strutture”.

Ma la svolta, secondo Spanedda, passa soprattutto da un rinnovato dialogo istituzionale. “Nei mesi scorsi abbiamo attivato un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nel futuro dell’Asinara. Ora chiediamo la riconvocazione del tavolo: è fondamentale che gli enti locali possano realmente utilizzare i beni che sono stati loro assegnati”.

L’obiettivo, chiarisce l’assessore, è chiaro: restituire all’Asinara un futuro all’altezza della sua storia e della sua bellezza. “Ma – conclude – serve anche la piena collaborazione dello Stato. Solo con un’azione condivisa sarà possibile costruire un progetto duraturo e rispettoso dell’unicità di quest’isola”.