Laura, da 33 anni a letto con la sclerosi, ospite speciale al concerto di Vasco a Cagliari
Si chiama Laura Floris, vive a Cagliari e da 33 anni è immobilizzata a letto per la sclerosi multipla. Ma la voglia di vivere e una grandissima passione non le mancano: la donna da sempre è una fan sfegatata di Vasco. Il rocker, sentita la sua storia, si è mobilitato per averla come ospite speciale alla data del 18 giugno a Cagliari
Si chiama Laura Floris, originaria di Desulo vive a Cagliari e da 33 anni è immobilizzata a letto a causa della sclerosi multipla. Ma la voglia di vivere e una grandissima passione non le mancano: la donna da sempre è una fan sfegatata di Vasco. Il rocker, sentita la sua storia, si è mobilitato per averla come ospite speciale alla data del 18 giugno a Cagliari.
La storia è stata raccontata dall’Unione Sarda: la sorella di Laura, che vive insieme a lei e alla mamma a Cagliari, era andata ad acquistare i biglietti per la data ma il reparto disabili aveva già registrato il tutto esaurito. La voce è giunta tra le maglie dell’organizzazione di Vasco e lo staff del rocker ha messo in moto una macchina velocissima per organizzare il trasporto della donna.
Laura che trascorre la sua vita ormai a letto, senza poter parlare né muoversi, sarà trasportata al concerto del 18 giugno dall’ambulanza dalla Onlus Sam di Monserrato, assistita per tutta la durata dell’evento da anestesisti e infermieri dell’ospedale di Is Mirrionis.
Accadde oggi. 16 giugno 1940: i francesi iniziano i bombardamenti su Elmas
Per l'Italia, la seconda guerra mondiale iniziò il 10 giugno 1940, quando Mussolini scese ufficialmente in campo al fianco di Hitler. Nello stesso mese, la città di Cagliari divenne avamposto di guerra, prezioso bastione mediterraneo della coalizione italo-tedesca, e già a metà giugno l'aeroporto di Elmas fu bombardato.
Per l’Italia, la seconda guerra mondiale iniziò il 10 giugno 1940, quando Mussolini scese ufficialmente in campo al fianco di Hitler. Nello stesso mese, la città di Cagliari divenne avamposto di guerra, prezioso bastione mediterraneo della coalizione italo-tedesca, e già a metà giugno l’aeroporto di Elmas fu bombardato.
Il pomeriggio del 16 giugno il capoluogo sardo subì il primo attacco aereo, sferrato da alcuni velivoli francesi partiti forse dalla vicina Tunisia, ancora sottoposta a regime coloniale. I danni riportati dall’obiettivo – l’aeroporto di Elmas, e soprattutto l’edificio del Comando, dove si trovavano ricoverati alcuni idrovolanti – non furono ingenti, ma risultarono colpiti alcuni hangar e la postazione contraerea, mentre diversi aviatori furono uccisi. Nessun civile rimase invece ferito, e questo grazie al fatto che buona parte delle bombe risultarono in definitiva innocue, in quanto caddero nel vicino stagno.
Fu da subito evidente la vulnerabilità dell’isola e del suo capoluogo, ma nell’immediato nessuno volle dare risalto al fatto e all’evidenza che i danni – per i civili – sarebbero potuti essere nettamente più ingenti. Il 24 giugno una seconda ondata di attacchi vide colpire le riserve di carburante di Monte Urpinu e della zona circostante, ma ancora una volta l’unico obiettivo civile – forse colpito erroneamente – risultò essere un isolato villino eretto a poca distanza dalla Basilica di Bonaria.
Nei mesi successivi gli attacchi proseguirono, senza mai realmente intimidire i cittadini, che continuavano in larga parte a sentirsi tutelati in quanto civili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA