(VIDEO) Sardegna saccheggiata: diversi kg di conchiglie, sabbia e sassi, sequestrati all’aeroporto di Elmas

Vittima designata in questo caso è il litorale di Villasimius. Da lì provengono chili e chili di sassi, conchiglie e sabbia saccheggiati negli ultimi giorni.
Sabbia, sassi, conchiglie: il film lo conosciamo bene, la vittima è sempre la Sardegna, saccheggiata e depredata, i protagonisti in negativo sono i turisti cafoni che scambiano i beni paesaggistici e naturalistici dell’isola come dei semplici souvenir. Facendolo però compiono un reato.
Per fortuna che a vigilare su questo ci sono le forze dell’ordine. Le Guardia ambientali della Sardegna hanno pubblicato un video in cui si vedono gli scatoloni da loro riempiti in questi ultimi giorni con il materiale sequestrato dal personale di sicurezza dell’Aeroporto di Elmas.
Vittima designata in questo caso è il litorale di Villasimius. Da lì provengono chili e chili di sassi, conchiglie e sabbia saccheggiati negli ultimi giorni.
«Siamo solo a inizio stagione – si legge nel post delle Guardie Ambientali Sardegna – come ormai succede da tempo noi come organizzazione di tutela ambientale radicata nel territorio da anni provvederemo a riportare tutto il materiale nei luoghi da cui è stato asportato. Vogliamo ricordare che chiunque asporta dalle spiagge e dai litorali sabbia,pietre e conchiglie commette la violazione dell’ art.1162 del codice della navigazione che prevede una sanzione compresa tra i 1.549,00 e i 9.296,00 euro».
Con nostro rammarico vi sveliamo il contenuto delle scatole! Tutto quello che vedete è stato requisito all'aeroporto di Cagliari dagli addetti alla sicurezza al controllo dei bagagli! E siamo solo a inizio stagione…..come ormai succede da tempo noi come organizzazione di tutela ambientale radicata nel territorio da anni provvederemo a riportare tutto il materiale nei luoghi da cui è stato asportato. Inoltre vogliamo ricordare che chiunque asporta dalle spiagge e dai litorali sabbia,pietre e conchiglie commette la violazione dell' art.1162 del codice della navigazione che prevede una sanzione compresa tra i 1.549,00 e i 9.296,00 €.
Gepostet von Guardie Ambientali Sardegna am Freitag, 7. Juni 2019
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Salvataggio straordinario al Brotzu: una mamma e il suo bambino sopravvivono a una rara e gravissima infezione

Un caso clinico di importanza mondiale pubblicato sulla rinomata rivista internazionale Case Reports in Women’s Health
Salvataggio straordinario al Brotzu: una mamma e il suo bambino sopravvivono a una rara e gravissima infezione.
Un caso clinico di importanza mondiale pubblicato sulla rinomata rivista internazionale Case Reports in Women’s Health.
In un intervento che resterà nella storia della medicina moderna, il reparto di Ginecologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari ha affrontato e superato una delle emergenze più complesse e rare mai registrate, salvando la vita di una giovane donna incinta di dodici settimane e del suo bambino, in condizioni disperate a causa di un’infezione gravissima e altamente rara. La vicenda, che ha visto un lavoro di squadra tra ostetrici, chirurghi, ematologi e anatomopatologi, è stata così eccezionale da essere pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Case Reports in Women’s Health, attestando l’unicità e l’importanza di questo caso clinico a livello mondiale. La donna, una giovane cagliaritana, è arrivata in ospedale in condizioni critiche, con un quadro clinico di estrema gravità: un’infezione in corso, una profonda anemia e, soprattutto, una complicanza rarissima e drammatica – una gangrena estesa che minacciava di portare alla perdita sia della vita della madre che del bambino.
La diagnosi, immediatamente riconosciuta dai medici del Brotzu, si è rivelata essere la sindrome di Fournier, una forma fulminante di gangrena che distrugge rapidamente i tessuti, solitamente riscontrata nei pazienti di sesso maschile e raramente documentata in ambito femminile, tanto che si tratta di un caso unico nel suo genere. La sindrome di Fournier, causata da batteri altamente aggressivi, si manifesta con un rapido deterioramento dei tessuti, portando a condizioni di emergenza estrema. La complessità del caso era accentuata dalla presenza di una carenza cronica di globuli bianchi, cellule fondamentali per la difesa immunitaria dell’organismo, rendendo il quadro clinico ancora più difficile da gestire. La diagnosi tempestiva e corretta ha permesso ai medici dell’ospedale Brotzu di avviare un intervento chirurgico eccezionale, un’operazione di grande complessità che ha richiesto un approccio multidisciplinare e il massimo livello di competenza.
Il team di specialisti ha lavorato senza sosta, combinando le capacità di ostetrici, chirurghi, ematologi e anatomopatologi, sotto la guida del professor Antonio Macciò, ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Cagliari e direttore della Ginecologia Oncologica presso l’ospedale Businco. Grazie a questa sinergia e alla loro esperienza, è stato possibile eseguire un intervento di salvataggio che ha permesso di contenere la diffusione della gangrena, di stabilizzare la paziente e di continuare con un percorso di cura intensivo e mirato. La paziente ha così potuto affrontare con successo la gravidanza, portando a termine un parto cesareo che ha dato alla luce un bambino sano, che oggi ha già iniziato a mettere i primi dentini, simbolo di una rinascita e di un lieto fine in una situazione che sembrava senza speranza. La storia di questa donna rappresenta un esempio di come la competenza, la tempestività e la collaborazione tra specialisti possano fare la differenza, anche di fronte a condizioni mediche di rara complessità e gravità. La pubblicazione di questo caso clinico sulla rivista internazionale Case Reports in Women’s Health testimonia l’unicità del caso e il valore del lavoro svolto dagli staff medici dell’ospedale Brotzu, che continuano a essere all’avanguardia nella lotta contro le infezioni più aggressive e rare, e a offrire speranza e salvezza a pazienti in condizioni disperate. Questa vicenda sottolinea anche l’importanza di un’attenzione continua e di una diagnosi tempestiva, che possono fare la differenza tra la vita e la morte, e dimostra come la medicina moderna, quando supportata da competenza e collaborazione, possa affrontare anche le sfide più impossibili.

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