Comunali Cagliari: primo confronto pubblico tra Francesca Ghirra e Paolo Truzzu
I due candidati hanno risposto alle domande dei rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato, Movimento Sportivo Popolare Italia e del mondo dell'associazionismo cagliaritano.
Primo confronto pubblico tra i candidati alla carica di sindaco di Cagliari, Francesca Ghirra (centrosinitra) e Paolo Truzzu (centrodestra), al T-hotel, organizzato da Winners, associazione di giovani imprenditori cagliaritani e moderato dal giornalista Valerio Vargiu. I rappresentanti di Confcommercio, Confartigianato, Movimento Sportivo Popolare Italia e del mondo dell’associazionismo cagliaritano, hanno posto domande ai candidati su varie tematiche.
Sono state affrontate questioni calde come la raccolta differenziata, che Truzzu assicura di non voler abolire, ma di voler cambiare il sistema quando l’attuale ditta non avrà più l’appalto, privilegiando le isole ecologiche, mentre la Ghirra ha ammesso che da eventuale sindaca apporterà i dovuti correttivi, rivedendo gli orari di conferimento e il sistema di lavaggio delle strade; poi la questione lavori pubblici: Truzzu ha criticato la lentezza dei lavori al Bastione, mentre Ghirra ha risposto che ciò è dovuto a cause di forza maggiore, quali il rischio di crollo della scalinata centrale per via delle infiltrazioni d’acqua. Poi la questione Anfiteatro romano: il candidato del centrodestra vuole riaprirlo e utilizzarlo per concerti e spettacoli, l’ex assessora all’Urbanistica della Giunta Zedda ha invece imputato la lentezza dei lavori ai danni provocati dalla legnaia abusiva presente fino a qualche tempo fa, ricordando però che il monumento è nuovamente visitabile.
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Profanata a Roma la tomba di Berlinguer. Comandini: “Un atto che ci offende tutti”
La lettera di solidarietà e di piena vicinanza che il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha inviato questa mattina alla famiglia Berlinguer.
“Con grande tristezza ho appreso del vile gesto che ha colpito la vostra famiglia, la profanazione della tomba di Enrico Berlinguer è un atto vandalico che ci offende tutti, un attacco a quei principi di rispetto e democrazia in cui lui credeva e sui quali ha basato la propria vita culturale e personale”.
Comincia così la lettera di solidarietà e di piena vicinanza che il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha inviato questa mattina alla famiglia Berlinguer per esprimere il dolore per l’atto vandalico messo a segno contro la lapide dello statista sassarese.
“I suoi insegnamenti, per molti di noi in quegli anni giovanissimi, sono stati determinanti – si legge nella lettera – per la nostra formazione, Lui aveva una grande fiducia nei giovani e nel futuro e i valori e i sentimenti che, delicatamente e quasi timidamente, esprimeva hanno condizionato le nostre vite. Ecco che quando siamo adulti, se abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo, ci ricordiamo con nostalgia di quell’uomo che ci ha lasciato una grande eredità umana, culturale e politica, un’eredità che ha definito il vissuto e da come è stato vissuto è dipeso che uomini e donne siamo oggi.
Purtroppo, a volte, questi insegnamenti mancano o vengono dimenticati e allora capita che non si sa quel che si fa. Voglio credere che le mani che hanno agito per compiere il vile gesto abbiano agito con incoscienza, senza una intenzionalità mirata a colpire la memoria di un uomo che ha segnato la storia. Continuerò ad essere custode ma anche e soprattutto portatore di quei valori che mi ha trasmesso e che hanno contribuito ad essere l’uomo che sono”.
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