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Il Cammino è a metà strada, 642 km a piedi, di 1284. E ogni giorno lo spettacolo cambia.

Devono percorrere 1284 chilometri a piedi in due mesi. Zaino in spalla, pioggia o sole, raggiungono 100 delle torri disseminate lungo le coste dell’Isola. Una fatica sopportata per scelta, un avventura con sé stessi che è fatta di riflessione interiore, di sfida ai propri limiti, di intimità profonda con la natura. Ma ovviamente sono tanti anche i momenti di condivisione, di dialogo col gruppo.

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 cammino 100 torri metà percorso 6  

Il Cammino 100 Torri rappresenta una forma di turismo nuova e sostenibile, quella dei cammini. Non è particolarmente costosa ed è adatta per tanti. Quelli più esperti e spartani possono anche affrontarla tutta pernottando sempre in tenda. Per chi invece ama un po’ di più la comodità, Nicola Melis l’ideatore del Cammino 100 Torri, conosce tante strutture ricettive lungo il percorso. Se poi qualcuno non può seguire tutto il percorso, anche per ragioni di tempo, c’è sempre la possibilità di farne anche solo qualche tappa, raggiungendo il gruppo.

Ora sono a metà del tragitto hanno percorso 642 chilometri ora gliene mancano altrettanti. Sono partiti da Cagliari lo scorso 26 aprile e percorreranno il giro dell’Isola in senso orario, dopo aver superato il Sulcis, la zona mineraria, poi Bosa e ancora più a nord. Oggi sono giunti a Marina di Sorso che coincide con la metà del percorso. Una soste e poi si riparte, destinazione successiva: Castelsardo.

Comunque si voglia affrontare il Cammino, una cosa è certa: la Sardegna regala spazi selvaggi, colori intensi, natura incontaminata, sensazioni che rimettono in pace col mondo, tanto che se non fosse per fermare con le immagini questi meravigliosi paradisi incantati, ci si dimenticherebbe anche della tecnologia, della quale in questi contesti si potrebbe tranquillamente fare a meno.

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