Devono percorrere 1284 chilometri a piedi in due mesi. Zaino in spalla, pioggia o sole, raggiungono 100 delle torri disseminate lungo le coste dell’Isola. Una fatica sopportata per scelta, un avventura con sé stessi che è fatta di riflessione interiore, di sfida ai propri limiti, di intimità profonda con la natura. Ma ovviamente sono tanti anche i momenti di condivisione, di dialogo col gruppo.

Il Cammino 100 Torri rappresenta una forma di turismo nuova e sostenibile, quella dei cammini. Non è particolarmente costosa ed è adatta per tanti. Quelli più esperti e spartani possono anche affrontarla tutta pernottando sempre in tenda. Per chi invece ama un po’ di più la comodità, Nicola Melis l’ideatore del Cammino 100 Torri, conosce tante strutture ricettive lungo il percorso. Se poi qualcuno non può seguire tutto il percorso, anche per ragioni di tempo, c’è sempre la possibilità di farne anche solo qualche tappa, raggiungendo il gruppo.

Ora sono a metà del tragitto hanno percorso 642 chilometri ora gliene mancano altrettanti. Sono partiti da Cagliari lo scorso 26 aprile e percorreranno il giro dell’Isola in senso orario, dopo aver superato il Sulcis, la zona mineraria, poi Bosa e ancora più a nord. Oggi sono giunti a Marina di Sorso che coincide con la metà del percorso. Una soste e poi si riparte, destinazione successiva: Castelsardo.

Comunque si voglia affrontare il Cammino, una cosa è certa: la Sardegna regala spazi selvaggi, colori intensi, natura incontaminata, sensazioni che rimettono in pace col mondo, tanto che se non fosse per fermare con le immagini questi meravigliosi paradisi incantati, ci si dimenticherebbe anche della tecnologia, della quale in questi contesti si potrebbe tranquillamente fare a meno.

«Hanno reagito benissimo. Per loro il trekking ha effetti benefici – racconta Pierangelo Cappai – li aiuta a scaricare la tensione, vivono in modo positivo il contatto con la natura, ma il Cammino 100 Torri ha un valore aggiunto: il fatto che si cammini sulle spiagge, il mare per loro produce un ulteriore effetto positivo». Pierangelo è presidente di Progetto Filippide Associazione Sportiva di Ragazzi Autistici Cagliari, e dell’associazione Diversamente Onlus, e papà di un ragazzo autistico.

È stato ampiamente dimostrato che lo sport, l’attività fisica, in genere ha effetti benefici sulle persone autistiche, ma l’esperienza che i ragazzi hanno vissuto con il gruppo del Cammino 100 Torri ha qualcosa in più: «I nostri ragazzi fanno attività di trekking già da diversi anni – prosegue Pierangelo- alcuni di loro addirittura hanno percorso quello di Santiago e di San Francesco, quindi quando Nicola Melis ci invitato abbiamo accettato con entusiasmo di percorrere almeno una tappa, perché ci affascinava molto il percorso».

I ragazzi dell’associazione che partecipano ai trekking abitualmente sono una ventina. A questa esperienza partecipano in 5. L’associazione Diversamente Onlus, costituita da genitori di persone con autismo è nata nel 2007 ed è parte integrante di Autismo Europa e dell’Organizzazione Mondiale dell’Autismo. Dal 2014 ha avviato anche l’attività sportiva per persone con autismo, e offre loro la possibilità di praticare nuoto, atletica, calcio e ovviamente anche trekking. Tutti i partecipanti al Cammino 100 Torri sono muniti di un passaporto speciale che viene timbrato dai diversi Comuni che coincidono con le tappe del percorso.

I ragazzi di Diversamente Onlus hanno percorso la tappa che includeva Tresnuraghes, e hanno ottenuto il loro bel timbro sul passaporto. «È stata una esperienza bellissima – ha concluso Nicola Melis ideatore del Cammino 100 Torri – una di quelle che ti riempiono il cuore. Sono realtà che di solito stanno lontane dai cammini, invece è stato un momento di condivisione meraviglioso, emozioni coinvolgenti per loro ma anche per noi».