(VIDEO) Postano un video mentre vanno a 200 chilometri orari. Poco dopo, lo schianto
Si riprendono mentre viaggiano a 200 chilometri orari sull’A1. Poco dopo, lo schianto mortale.
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In un video, gli ultimi istanti di vita di due ragazzi. Si riprendono, come riporta Il Messaggero, mentre viaggiano a 200 chilometri orari sull’A1. Poco dopo, lo schianto mortale.
«Siamo solo ai 200» dice uno all’altro «facciamo vedere a quanto andiamo».
Le vittime sono Luigi Visconti, 39enne originario di Napoli, e Fausto Dal Moro, 36enne originario di Padova. L’incidente è avvenuto sulla Milano-Napoli, nel tratto tra Modena Nord e Modena Sud.
I commenti sui social sono particolarmente duri: si legge “Meno male non hanno ammazzato nessun innocente”, “Se la sono cercata e l’hanno trovata” e tanto altro.
Gepostet von Fausto Dal Moro am Samstag, 18. Mai 2019
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Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato

Un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.
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Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.
Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.
La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.
Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.
Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.
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