Cagliari, M5S fuori dai giochi. Puddu: “Dispiace, ma la colpa è dei meetup locali”

«Le occasioni per ripartire non mancano - dice l'ex portavoce regionale del M5S - a partire da un sano attivismo (quello vero, quello spesso trascurato) in questi ultimi giorni di campagna per le europee».
Il Movimento Cinque Stelle è fuori dai giochi nella corsa per il Comune di Cagliari dopo l’esclusione decisa dallo staff nazionale di Alessandro Murenu, la cui lista è stata rimossa per alcuni post su Facebook molto contraddittori su aborto e sulla figura della donna. Mario Puddu, ex sindaco di Assemini ed ex coordinatore regionale del M5S, non ha dubbi, la colpa non è di Di Maio e dello staff nazionale, ma dei meetup locali.
«Dispiace davvero e addolora tanto la mancata certificazione del M5S a Cagliari – scrive Puddu in un post -. Quando questo accade, dopo 3 anni di Lista certificata, è segnale di grandi e pericolosi passi indietro. Ma per favore, la si smetta di attribuire responsabilità (come prassi diffusa) allo Staff nazionale! Nelle varie città e paesi sono i meetup a dover dare dimostrazione di responsabilità e di sapersi gestire per poter rappresentare al meglio i cittadini nelle istituzioni».
«Se ci son comuni che da mesi hanno il proprio candidato sindaco, la lista e il programma elettorale, di contro, ce ne sono altri che hanno atteso che lo Staff, solo negli ultimi giorni disponibili, si esprimesse per dirimere “discussioni” o attriti, evidentemente i “meriti”, cosi come le responsabilità, sono degli attivisti e Pv locali – osserva l’ex primo cittadino di Assemini -. Gli stracci che volano dopo la delusione, oltre ad essere un brutto “quadretto”, sono la certificazione conclamata del fallimento e del fatto che quando non si è in grado è meglio “starsene a casa”».
«Lo dico sempre: il M5S è diverso perché quando si litiga e si dimostra di non essere in grado di migliorare la vita dei nostri datori di lavoro (i cittadini), meglio saltare un giro – sottolinea Puddu -. Non dobbiamo scaldare poltrone. Mi spiace davvero tanto soprattutto per tutti coloro che ce la mettono tutta e coi migliori intenti. A loro consiglio di non mollare e ripartire più forti per ricostruire su basi solide e sane. A chi ha commesso degli errori auguro lo stesso, ma dopo un bell’esame di coscienza, che non fa mai male e, forse, aiuta a fare importanti e saggi passi indietro. Si ricostruisce sempre partendo dalle macerie, con rinnovata fiducia, slancio e partecipazione».
«Le occasioni per ripartire non mancano – conclude l’ex portavoce regionale del M5S – a partire da un sano attivismo (quello vero, quello spesso trascurato) in questi ultimi giorni di campagna per le europee».

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