Il presidente della Regione Christian Solinas ha sciolto oggi gli ultimi nodi relativi alla sua Giunta. All’Industria – incarico che nel frattempo era stato preso ad interim dallo stesso Solinas – va la sindaca di Siamaggiore Anita Pili, in quota Sardegna 2020.

La prima cittadina del comune dell’oristanese condivide con l’assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia un passato politico nel Partito Democratico. La neo assessora all’Industria infatti, prima di approdare nel movimento politico fondato da Stefano Tunis, è stata nella direzione del Pd, partito da cui si è ufficialmente dimessa nell’ottobre del 2018. C’è un altro particolare non da poco da rilevare nel passato da militante nel centrosinistra della sindaca di Siamaggiore: come scrisse Sardinia Post, lo scorso gennaio fu una dei 130 sindaci sardi che sostennero la candidatura di Zedda, anche se fu uno dei sei primi cittadini che non firmarono materialmente la lettera per non aver «condiviso il metodo con cui è stata scritta la lettera».

Anita Pili giurerà questo pomeriggio in Consiglio Regionale insieme agli altri sei assessori nominati nei giorni scorsi, Valeria Satta (Affari generali, Quirico Sanna (Urbanistica ed Enti Locali), Giorgio Todde (Trasporti), Andrea Biancareddu (Cultura), Roberto Frongia (Lavori Pubblici) e Gabriella Murgia (Agricoltura).

Con la pubblicazione sul Buras del decreto firmato dalla presidente Alessandra Todde, è stata ufficializzata la data delle prossime elezioni amministrative in Sardegna, come stabilito dalla Giunta regionale.

Le votazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali si svolgeranno domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con il referendum. L’eventuale turno di ballottaggio, laddove necessario, si terrà domenica 22 e lunedì 23 giugno.

Saranno chiamati alle urne solo i comuni interessati al rinnovo degli organi di governo per cause diverse dalla scadenza naturale del mandato: si tratta di Nuoro, Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Soleminis e Luras.