Una giovane 25enne di Selargius è stata vittima di una pesante molestia sessuale ieri sera all’interno del Parco lineare di Selargius.

La ragazza, ancora sotto shock, ha raccontato che ieri sera intorno alle 21:30 mentre stava attraversando il parco – tra via Vienna e via della Resistenza- e parlava al telefono con la madre, si è sentita afferrare le spalle; il molestatore, un giovane africano, le ha intimato di mettere via il telefono perché le doveva parlare. A quel punto, il ragazzo si è abbassato i boxer e ha seguito la giovane per un tratto di strada. Nella fuga, arrivata dalla parte di via della Resistenza, però, la ragazza ha trovato il cancello del parco chiuso.

«Ero spaventata. C’era molto vento – ha raccontato la ragazza – e se avessi urlato nessuno da quella parte del parco mi avrebbe sentita. Non potevo tornare indietro perché avrei di sicuro incontrato di nuovo il ragazzo, così ho scavalcato la recinzione del parco e sono riuscita a salvarmi. Mi sono ferita alla gamba, niente di grave rispetto a come mi sento ora».

Da qui, la chiamata ai carabinieri che, arrivati sul posto, hanno immediatamente circondato il parco per trovare il giovane che nel frattempo però era fuggito. La ragazza ha sporto denuncia e, grazie all’identikit che ha fornito agli inquirenti, sono in corso le indagini per risalire all’identità del molestatore.

Durante l’ultima Festa del Redentore di Nuoro, uno scatto di Giovanni Ladu ha catturato l’essenza della tradizione sarda. La foto ritrae un ragazzo con un copricapo nero elegante, una giubba dai toni rossi, neri e turchese impreziosita da ricami splendidi, simbolo di artigianato e storia locale.

Ma sapete di quale abito tradizionale si tratta? Ogni dettaglio – dai colori ai ricami – racconta storie di cultura e identità di Nuoro.

Osservate attentamente la foto: riuscite a indovinare il costume? In Sardegna, ogni paese ha il suo abito unico, ma tutti condividono la stessa passione per la bellezza e la tradizione.