Ben 212 monumenti saranno aperti in occasione del terzo weekend della manifestazione “Monumenti Aperti” in programma sabato 11 e domenica 12 maggio. Sono 10 i comuni che apriranno i loro beni culturali, compreso il capoluogo sardo.

Alghero celebra la grande festa della cultura che si rinnova e migliora ogni anno e raccoglie attorno al patrimonio della città tantissimi volontari. «La diciassettesima edizione di Monumenti Aperti sarà anche quest’anno molto ricca grazie alle sinergie che la città mette in campo e alla straordinaria competenza degli studenti che faranno da guida nei monumenti cittadini». Così il sindaco Mario Bruno invita i visitatori per l’edizione locale di Monumenti Aperti dove saranno visitabili con le guide d’eccezione ben 33 siti culturali.

Arbus con i suoi 7 monumenti conferma la sua partecipazione alla manifestazione e il Sindaco, Antonio Ecca, afferma: «La nostra comunità intende investire sulla Cultura aderendo ad un circuito di importanza regionale e nazionale come Monumenti Aperti, al ne di valorizzare le bellezze storiche, archeologiche e naturalistiche del territorio».

Anche Cagliari tra i comuni del terzo weekend: nel capoluogo regionale quest’anno verranno aperti ben 75 monumenti.

IL PROGRAMMA DI MONUMENTI APERTI 2019 A CAGLIARI

Guspini veterana della manifestazione aprirà 7 monumenti con le guide d’eccezione per l’occasione. «Monumenti Aperti ancora una volta è l’occasione per offrire ai visitatori alcuni aspetti di Guspini che, nella quotidianità del vivere comune, sfuggono all’attenzione dei più». È quanto afferma il sindaco Giuseppe De Fanti

Olbia aprirà 19 monumenti: «Accogliamo con entusiasmo questo evento che concorre a rafforzare la nostra visione di Olbia come città sempre più culturale, visione che vogliamo trasmettere anche all’esterno. Monumenti Aperti si svolge in un periodo di spalla alla stagione turistica, contribuendo così a portare l’opera di destagionalizzazione che stiamo perseguendo». Questo ha affermato il Sindaco Settimo Nizzi.

Padria conferma la sua adesione al circuito della manifestazione con 11 monumenti. «Consideriamo l’evento un’occasione fondamentale per il paese e per il suo territorio per promuovere i numerosi ed affascinanti siti archeologici e i beni culturali ed artistici con la preziosa collaborazione di tutti i cittadini, delle scuole e delle associazioni e per rafforzare il senso identitario e di appartenenza della nostra piccola ma viva comunità». Così ha esordito il Sindaco Alessandro Mura

Ploaghe aprirà ben 14 monumenti con le visite guidate gratuite. Il sindaco Carlo Sotgiu ha affermato: «è con grande piacere che ospitiamo, ancora una volta, la manifestazione Monumenti Aperti. Un evento di risonanza e caratura oramai nazionale, in grado di dare alla nostra comunità̀ quel prestigio e quella visibilità che merita».

A Porto Torres verranno aperti ben 31 beni culturali. Il sindaco Sean Wheeler ha dichiarato: «a Porto Torres e all’Asinara si riaprono le porte del nostro immenso patrimonio culturale. Saranno come sempre gli studenti a raccontarci il passato glorioso dei gioielli incastonati negli splendidi paesaggi naturalistici della città e dell’isola parco».

A Thiesi i visitatori potranno vedere ben 9 monumenti. «Ospitare per la terza volta questa manifestazione è per noi motivo di orgoglio, occasione per aprire le porte del paese agli amanti della cultura, delle tradizioni e degli antichi saperi, mettendo in mostra il nostro patrimonio storico materiale ed immateriale». Questo afferma il sindaco Gianfranco Soletta

Usini aprirà per la manifestazione locale 6 siti storico artistici e paesaggistici Benvenuti a Usini, in questa quarta edizione del nostro “Monumenti Aperti”, durante la quale il paese si apre all’esterno e si mostra nelle sue bellezze e nella sua storia.

Tanti gli eventi collaterali che faranno da corollario alle diverse manifestazioni locali, tra cui anche tante iniziative enogastronomiche di richiamo turistico.

Con i suoi vivaci colori rossi e neri che ricordano disegni tribali africani, la cimicetta rosso-nera è uno degli insetti più facilmente riconoscibili in natura. Presente in quasi tutta Europa, Nord Africa e Asia, questa piccola cimice sta conquistando anche il continente americano, dove si sta rapidamente diffondendo, in particolare in Centro e Nord America, raggiungendo densità molto elevate.

L’adulto misura tra gli 8 e i 12 millimetri e ha un aspetto inconfondibile: la colorazione brillante e i disegni geometrici fungono probabilmente da segnale di avvertimento per i predatori. Le sue ali, ridotte e non funzionali al volo, la rendono un insetto esclusivamente terrestre, spesso visibile in gruppi numerosi sul terreno o sulle piante.

Il suo habitat è estremamente vario: la si può trovare in prati, giardini, boschi e persino nei centri abitati, dove si rifugia in inverno sotto vasi, cortecce e pietre, entrando in una sorta di letargo per superare i mesi freddi. È una specie onnivora, che si nutre principalmente della linfa di piante come querce, oleandri, ibisco e noccioli, ma non disdegna fiori, frutti e semi freschi. Curiosamente, può anche nutrirsi dell’emolinfa di altri insetti, vivi o morti, inclusi esemplari della propria specie.

Nonostante il suo aspetto vistoso e la diffusione massiccia, non è considerata dannosa per le piante, rendendola un ospite tollerato nei giardini. Il suo ciclo vitale dura uno o due anni, con una sola generazione all’anno: in primavera depone le uova sotto pietre o nel terreno, da cui in due o tre mesi si sviluppano le neanidi, che crescono fino a diventare ninfe e infine adulti pronti a riprodursi.