Casamonica: raffica di arresti, uno anche in Sardegna. Giro d’affari per 100mila euro al mese
Operazione dei carabinieri a Roma contro il clan dei Casamonica che ha permesso di smascherare un enorme giro di droga per oltre 100mila euro al mese. Ventidue gli arresti in varie città d'Italia, da Roma alla Lombardia alla Sardegna
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Altro duro colpo al clan dei Casamonica. Nuova operazione dei carabinieri che ha permesso di smantellare un enorme giro di droga: arrestate 22 persone, una anche a Nuoro. Gli inquirenti hanno accertato l’attività di un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti principalmente nella zona di via del Quadraro e Porta Furba a Roma. Stimato un giro di affari di oltre 100mila euro al mese.
Le ordinanza di custodia cautelare richieste dalla Direzione distrettuale antimafia sono state eseguite tra Roma, Trapani, Foggia, Voghera (Pavia), Paola (Cosenza), Nuoro e Tornimparte (L’Aquila). Ventuno tra gli arrestati sono finiti in carcere, mentre una persona è agli arresti domiciliari.
L’indagine dei carabinieri era cominciata a gennaio 2017 e ha smascherato un’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, strutturata su un gruppo criminale a connotazione familiare. I siti individuati a Roma, il Quadraro e Porta Furba, entrambi gestiti dai Casamonica, sono punti di smistamento di cocaina al dettaglio e importanti aree di snodo dei traffici di stupefacente. L’organizzazione, oltre ai capi riconducibili ai Casamonica, era costituita da altri individui, tutti italiani, ai quali il clan aveva affidato ruoli e compiti ben precisi.
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L’architetto sardo che celebra la biodiversità con il suo giardino premiato a livello mondiale

In un'epoca in cui l'attenzione verso la sostenibilità e la biodiversità diventa sempre più cruciale, l'architetto sardo Jacopo Ducato Ruggeri emerge come una figura di spicco nel panorama internazionale del paesaggio.
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L’architetto sardo che celebra la biodiversità con il suo giardino premiato a livello mondiale.
In un’epoca in cui l’attenzione verso la sostenibilità e la biodiversità diventa sempre più cruciale, l’architetto sardo Jacopo Ducato Ruggeri emerge come una figura di spicco nel panorama internazionale del paesaggio.
Originario di Guspini e attualmente residente in Svizzera, Ducato Ruggeri ha conquistato il riconoscimento mondiale al concorso “Progettista dell’Anno 2025 under 30”, un evento annuale organizzato dalla Royal Horticultural Society (RHS), di cui Re Carlo III d’Inghilterra è patrono. Con il suo progetto “Dune Garden”, ha portato a casa il secondo posto, firmando un’opera che si distingue non solo per la sua bellezza estetica, ma anche per il suo messaggio forte e chiaro a favore della preservazione dell’ambiente.
“Dune Garden” non è semplicemente un giardino. È una celebrazione della biodiversità e dell’ecosistema, un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura. Allestito durante il Flower Show di Wentworth Woodhouse nel South Yorkshire, il giardino di Ducato Ruggeri si presenta come un paesaggio dunale immaginario, dove erbe morbide, primule e rose selvatiche si intrecciano con cardi ispidi e pini, omaggiando le peculiarità della flora locale. Jacopo ha saputo tradurre le suggestioni dei luoghi di origine, Guspini e Arbus, in un’opera che incarna perfettamente il concetto di bellezza inclusiva.
Il progetto ha catturato l’attenzione della BBC, che lo ha selezionato come giardino simbolo per un documentario dedicato alla visione del giovane architetto sardo. Non solo: “Dune Garden” ha attirato anche l’interesse di Brandon Thatchers, leader mondiale nella creazione di scenografie per il settore cinematografico e televisivo di Hollywood, che ha sponsorizzato il progetto per il suo enorme potenziale narrativo e visivo. Un risultato che conferma la validità della proposta di Ducato Ruggeri e il suo impegno nella valorizzazione di spazi naturali spesso trascurati.
Dal punto di vista progettuale, “Dune Garden” rappresenta un manifesto della botanica queer, un concetto secondo il quale la diversità non è solo accolta, ma celebrata in tutte le sue sfumature. L’architetto sottolinea come la vera bellezza di un ecosistema non risieda nel possesso o nel controllo, ma nell’accompagnare la natura nel suo processo di crescita. Questa filosofia di design si traduce in uno spazio accogliente e armonioso, dove il coltivato e il non coltivato coesistono senza sopraffazione, promuovendo un equilibrio virtuoso tra le diverse forme di vita.
Il progetto di Ducato Ruggeri invita a vivere la natura a piedi nudi, direttamente a contatto con il suolo sabbioso, lasciando impronte di un passaggio rispettoso. Il giardino è privo di cemento, richiamando la cultura svizzera del depavimentare, e gli arredi, realizzati in legno, si integrano perfettamente con l’ambiente circostante. Un’impareggiabile doccia all’aperto consente all’acqua di tornare a nutrire la terra, completando così un ciclo naturale che parla di responsabilità ecologica.
Ma “Dune Garden” non è solo un approdo di bellezza e sostenibilità. È anche un viaggio che unisce geografie e storie. Inizia dai luoghi d’origine di Jacopo, passando per la costa sarda con le sue dune spettacolari, fino ad arrivare alle influenze culturali e ambientali della Svizzera. Attraverso questo percorso, l’architetto racconta non solo la sua storia personale, ma anche quella di una comunità intera, evidenziando l’importanza di ripensare il nostro modo di interagire con l’ambiente.
Jacopo Ducato Ruggeri ha compiuto un’importante opera di sensibilizzazione, affermando che ogni pianta, ogni terreno, ogni elemento naturale ha un proprio valore intrinseco. Il suo approccio innovativo al giardinaggio invita a considerare il paesaggio come un linguaggio da scrivere e riscrivere, dove le piante, i suoli e i compost diventano un vocabolario attraverso cui esprimere idee di inclusione e rispetto. La biodiversità è, secondo lui, un concetto queer, che mette in luce la bellezza dell’eterogeneità e invita a riconoscere il valore di ogni forma di vita.
In un mondo in cui la crisi climatica è un tema sempre più presente, l’opera di Ducato Ruggeri si erge come esempio luminoso di come l’arte della progettazione di spazi verdi possa contribuire a un futuro più armonioso e sostenibile. Il suo “Dune Garden” non è solo un giardino, ma un manifesto per un cambiamento culturale che abbraccia la diversità in tutte le sue forme.
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