Il centrodestra ha scelto il proprio candidato per le elezioni comunali di Sassari. Si tratta del geometra Mariolino Andria.

Coalizione spaccata però quella che andrà a sfidare Mariano Brianda del centrosinistra, Maurilio Murru del M5S, Nanni Campus per alcune liste civiche, Marilena Budroni di Autodeterminatzione e Lino Mura con le Liste Alternative per Sassari. Fuori dalla coalizione rimane al momento Forza Italia, in rotta sulla scelta del candidato. Diventa un po’ un unicum in Italia il caso di Sassari, dove il centrodestra si spacca in modo anomalo con una delle principali forze fondatrici che si chiama fuori.

Forza Italia non si è presentato all’ultima vertice decisivo del centrodestra, in polemica con le altre forze in campo. Una strategia attendista che non ha pagato e che ora porterà gli azzurri a dover decidere se accettare la candidatura di Andria o proporne una alternativa.

Andria è sostenuto da Lega, PSdAz, Fratelli d’Italia, Sardegna20Venti, Riformatori Sardi – Fortza Paris, UDC, EpI e Movimento Civico Uniti per Sassari. Il candidato è stato scelto all’unanimità dei presenti rappresentanti politici.

Sarà presto convocata la conferenza stampa di presentazione.

L’Asinara non può più essere considerata un’isola dimenticata. Lo ribadisce con forza l’assessore regionale agli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, che rilancia l’impegno della Regione Sardegna per un rilancio concreto e sostenibile di uno dei luoghi più iconici del Mediterraneo.

“Si parla spesso dell’Asinara come di un luogo abbandonato, bloccato da vincoli e burocrazia – afferma Spanedda – ma oggi abbiamo l’occasione di voltare pagina, con responsabilità e consapevolezza del suo straordinario valore ambientale, storico e strategico”.

Il nodo, sottolinea l’assessore, resta la gestione dei beni trasferiti alla Regione in seguito alla dismissione da parte dello Stato: “Si tratta, nella maggior parte dei casi, di immobili in condizioni fatiscenti. Per anni abbiamo fatto fronte alle criticità utilizzando fondi regionali, e ora – grazie alla Conservatoria delle Coste – è stato stanziato un primo intervento da 5 milioni di euro per il recupero di alcune strutture”.

Ma la svolta, secondo Spanedda, passa soprattutto da un rinnovato dialogo istituzionale. “Nei mesi scorsi abbiamo attivato un tavolo con tutti i soggetti coinvolti nel futuro dell’Asinara. Ora chiediamo la riconvocazione del tavolo: è fondamentale che gli enti locali possano realmente utilizzare i beni che sono stati loro assegnati”.

L’obiettivo, chiarisce l’assessore, è chiaro: restituire all’Asinara un futuro all’altezza della sua storia e della sua bellezza. “Ma – conclude – serve anche la piena collaborazione dello Stato. Solo con un’azione condivisa sarà possibile costruire un progetto duraturo e rispettoso dell’unicità di quest’isola”.