Pino Congiu non si arrende, dal 1961 barbiere a Villanova: “Non è vero che sto per chiudere”

Ciclicamente si dice in giro che deve chiudere, ma lui, ogni giorno apre il suo negozio. Le mattonelle a scacchi, il pavimento originale, gli arredi del 1975, acquistati da Pino quando è diventato titolare. Aveva 11 anni quando ha cominciato a Villanova, quante teste cagliaritane sono passate tra le sue mani!
Giuseppe Congiu ha 70 anni, ha cominciato a lavorare a 8 anni, a Monserrato. Poi a 11 è arrivato a Villanova, al civico 26 e ancora lavora lì. Allora si diceva “Andare a bottega”, per imparare il mestiere. E Pino 58 anni di onorata carriera, di sicuro il mestiere lo ha imparato. Quando si varca la soglia del suo negozio di via San Giovanni, nel cuore di Villanova, sembra di essere tornati indietro nel tempo. C’è la poltroncina per i bambini, quella col cavallino, le piastrelle alle pareti a scacchi gialle e nere, il locale è pulito come uno specchio. Il pavimento è originale, bellissimo, ma Pino è preoccupato: «Vede come si incurva in quel punto? – racconta il barbiere- quelle sono le radici degli alberi che da Terrapieno crescono, crescono e arrivano fino a qui. Questo pavimento prima o poi andrà tolto e non si potrà salvare».
Tiene a questo locale come se fosse suo, anche se non lo è. Ma non potrebbe essere altrimenti visto che ci ha trascorso quasi 60 anni della sua vita. Solo che ogni tanto gira la voce che lui stia per chiudere: «Ogni tanto qualcuno viene a chiedermi se è vero che sto chiudendo, ma non è così – smentisce secco Giuseppe Congiu- certo sono stanco, ma questo lavoro è la mia vita. Mi piace stare qui». A Cagliari lo conosco tutti, anche perché nel corso degli anni ha fatto barba e capelli a mezza città. Avvocati, ingegneri, commercialisti, i commercianti della zona, tutti i residenti del quartiere, non c’è professionista che non si sia accomodato almeno una volta su quelle poltrone blu, comodissime col poggiapiedi e i braccioli larghi. E poi naturalmente se c’è il barbiere storico, ci sono anche i clienti storici, quelli che se solo Pino accenna a voler andare in pensione lo guardano minacciosi.
Oggi, per una “spuntatina” c’è Salvatore Lai, ex sindaco di Gavoi, ormai cagliaritano d’adozione che da Pino va regolarmente da anni. «Mi trovo benissimo, guai a Pino, se chiude – minaccia l’ex sindaco- si perderà ancora un pezzetto di umanità. Villanova era come una piccola comunità, un paesino nella città e lo è ancora, ma se continuiamo a chiudere i piccoli negozi questa dimensione umana si perderà». Il negozio di Giuseppe Congiu, che ogni giorno viene da Sant’Elia, è un piccolo gioiello con gli arredi originali del 1975, anno in cui Pino ha rilevato l’attività: «Il mio titolare nel ’75 si è ammalato – ricorda il barbiere – e non ha potuto più lavorare, così ho preso in mano io l’attività. Prima di iniziare ho cambiato tutto l’arredamento ed è ancora tutto qui». E speriamo ci resti il più possibile, e magari quando Pino andrà in pensione, sarebbe bello che qualcuno prendesse il suo posto. Certo l’esigenza di modernità non può essere ignorata ed è comprensibile che un barbiere giovane voglia rinnovare il locale e le attrezzature, l’auspicio è che insieme all’attività, chi prenderà il suo posto rilevi anche quella dimensione di umanità che caratterizza Villanova e che deve riuscire a sopravvivere al trascorrere del tempo, per mantenere intatto lo spirito di uno dei quartieri più belli di Cagliari.

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