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“Fromentu- sagra del pane e del grano”: a Pompu va in scena l’incanto della magia del pane

Sagra del Pane di Pompu 2

Come “una sacerdotessa di una religione della natura” così Giovanni Lilliu chiamava le donne esperte nell’arte del pane. Nelle loro mani c’è una sapienza antica che si rinnova ogni giorno. È una magia che inizia quando è ancora notte, alla luce delle stelle prima dell’alba, in silenzio.

Filomena si alza alle due del mattino per preparare il pane, un rituale che compie da più di 60 anni: «È un giorno importante. La prima cosa che faccio è sciacquarmi il viso e farmi il segno della croce. Poi si può iniziare». La sera prima, invece, si prepara la semola e si rigenera “su fromentu”, il lievito madre. Ogni panificatrice ha il suo.

Le antiche leggende raccontano che furono le janas a donarlo alle donne. L’ingrediente magico e misterioso che genera l’incantesimo del pane il 4 maggio a Pompu darà vita a una giornata di festa dedicata al grano e alla riscoperta delle sementi tradizionali. Degustazioni, laboratori, visite al Museo del Pane, un percorso sensoriale multimediale e un convegno in cui si parlerà delle varietà di grano coltivate fino al secolo scorso, ora riscoperte. Sono alcune delle iniziative che si terranno a “Fromentu- sagra del pane e del grano” organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Pompu.

«Ho iniziato a fare il pane quando avevo 9 anni. Ho imparato da mia madre. Mi arrampicavo su una piccola sedia per arrivare al tavolo e aiutavo a impastare. Se il pane usciva bello e fragrante era un momento di grande felicità» dice ancora Filomena che sarà una delle protagoniste della sagra. Lei e le altre maestre della pane di Pompu metteranno a disposizione le loro conoscenze. Un’occasione per poter assistere a tutte le fasi della lavorazione di questo cibo dal sapore speciale che parla di legami forti, di amore e famiglia.

«Conservo come un tesoro “sa serretta”, la rotellina fatta con la monetina da cinque lire, il piccolo strumento che la mia mamma usava per decorare il pane» dice Celestina, un’altra panificatrice.
È un’arte tramandata da generazioni a produrre l’alimento identitario di questo piccolo centro dell’alta Marmilla.

Il pane tradizionale di semola macinata con mulini a pietra, cotto nel forno a legna racconta la storia del paese e di tutti i suoi abitanti. Il pane a Pompu è condivisione. Si fa e si dona ai figli, alle sorelle, alle amiche, ai vicini di casa. È comunità, è tradizione. È lo spirito di un paese e di un’intera Isola.

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