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Il Cagliari è salvo ma ora non smembriamo la squadra

Ci siamo sentiti forti, ma loro sono veramente deboli. Un altro anno in serie A. Dopo le peripezie dell’anno scorso quest’anno il pieno agio, sino a comporre una squadra che non presenta ruoli scoperti.

Però non ha mai avuto una impostazione proiettata nel futuro. Qualcuno è molto anziano, qualche altro è in prestito, qualche altro non sappiamo a cosa corrisponda (Oliva, Despodov su tutti). Si può andare avanti con questa filosofia, che è molto pratica. Tesserare qualche anziano svincolato, che duri due anni. Quest’anno abbiamo avuto l’esplosione di Barella. Senza di lui, mancano i guizzi, l’estro anche dinamico e le doti di trascinatore.

Bircsa val bene come riserva per una domenica. Abbiamo temuto su tre occasioni da gol del Frosinone, che ha mostrato un gioco da serie B, senza mostrare neanche il sacro fuoco dell’impegno. Sbagliavano molti passaggi e questo ci ha permesso di vedere una partita ricca di ripartenze, senza dover assistere a ragnatele di passaggi laterali.

Spesso la forza di una squadra nel respiro lungo del campionato è data dalla presenza di un bomber, che garantisca un certo numero di gol. Noi l’abbiamo, puoi non vederlo, ma ci tiene nella speranza. Ne abbiamo preso un altro, ma è stato un esborso fallimentare, anche come riserva. Con quei soldi mi compro 3 ventenni in giro per il mondo. Male che vada li rivendo perdendoci poco. Perché la partita di oggi può essere piaciuta perché ci è andata bene. Non si pretende di puntare alle coppe, ma almeno a una squadra di prospettive. Io non voglio vedere Srna e immaginare cosa poteva essere dieci anni fa. Ben venga, ma quanti bidoni, ex giocatori sono venuti da noi negli ultimi anni? Attenzione, perché anche a Cellino successe di annaspare, dopo avere venduto i vari gioielli di famiglia. Ricordo il Palermo che ha avuto giocatori venduti a vagonate di milioni. Non vorrei succedesse anche a noi.

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