Le auto arrivano a tutta velocità e la visibilità è minima a causa della leggera curva che forma la strada. Di fronte si trova il supermercato Conad, sempre frequentatissimo e la zona è abitata da anziani e bambini. E i residenti, a seguito dell’ennesimo incidente, l’ultimo risalente a qualche giorno fa in cui una signora è stata investita riportando la frattura di una vertebra (si cerca ancora il pirata della strada), scrivono una lettera a Vistanet e a seguire al Comandante della Municipale e all’Amministrazione Comunale affinchè venga fatto qualcosa.

“Il 13 aprile in via dei Colombi all’altezza del supermecato CONAD, in prossimità delle strisce pedonali, una donna è stata investita da un’auto (il cui conducente non ha prestato i dovuti soccorsi ed è scappato facendo perdere le tracce) riportando la frattura di una vertebra ed il ricovero all’ospedale Marino. Per fortuna non si è verificata una tragedia ma ci si è andati vicino, e se non c’è “scappato” il morto è stato per un puro e fortunato caso. Già SETTE – si sottolinea SETTE – anni fa si segnalava a chi dirigeva la Polizia Municipale la pericolosità della citata strada ma nulla è cambiato da allora se non qualche sporadica visita dei vigili. Nel mentre hanno continuato a verificarsi quotidianamente ed anche in maggior misura tutti i problemi segnalati e chi vi abita, oggi stanco di subire passivamente questa deprecabile situazione, chiede di intervenire adottando tempestivamente idonei e mirati provvedimenti (dissuasori e limiti di velocità, presenza quotidiana di vigili etc.)”

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.