Soccorso a Capo Boi. Pescatore sportivo caduto in mare viene salvato dalla Guardia Costiera.

Dopo una segnalazione telefonica stamattina è stato tratto in salvo un pescatore sportivo caduto fuori bordo dalla sua barca.
La segnalazione è stata effettuata da un gruppo di subacquei del diving “Subacqua” che, durante un trasferimento in gommone, hanno riferito di aver avvistato un natante da diporto incagliato tra gli scogli, in prossimità della località “Capo Boi”. La descrizione fornita identificava un’unità in buono stato di conservazione e con attrezzature da pesca al suo interno.
Immediatamente è stata attivava la macchina dei soccorsi con invio in zona di mezzi navali della Guardia Costiera, la motovedetta CP 2100 e il battello A-67.
Fortunatamente il naufrago è stato trovato aggrappato ad uno scoglio, ormai allo stremo delle forze. Una volta tratto in salvo, l’uomo, un trentanovenne del luogo, ha dichiarato di essere caduto accidentalmente in acqua durante una battuta pesca (circa un chilometro dalla costa) e di non essere più riuscito a risalire a bordo. Lo stesso, dopo circa un’ora e mezzo di nuoto, è riuscito a raggiungere lo sperone di roccia sul quale poi è stato avvistato. L’unità navale della Guardia Costiera ha trasportato immediatamente il malcapitato a terra per affidarlo ai sanitari del 118, per prestare le prime cure per le escoriazioni
riportate a seguito degli urti con gli scogli e per prevenire i possibili sintomi dell’ipotermia.

Il fatto appena descritto, nel quale una banale caduta in mare si poteva trasformare in tragedia, consente di ricordare almeno due semplici regole che possono salvare la vita, evitare di uscire in mare da soli, ma farlo sempre in compagnia almeno di un’altra persona, e indossare sempre una cintura di salvataggio.

Lo scorso 27 marzo, dopo la partenza dal porto di Cagliari con destinazione Napoli, un giovane passeggero del traghetto “Ariadne” improvvisamente avvertita un grave malore. Immediatamente il Comando di bordo faceva intervenire il dottor Paolo Pulcino, che era stato appositamente imbarcato per far fronte alle emergenze mediche. Dai sintomi del malore, si diagnosticava un infarto acuto al miocardio, che rendeva urgente il ricovero del paziente nella più vicina struttura ospedaliera.

Il medico si prodigava così per prestare le prime cure, anche avvalendosi della consulenza del Centro Internazionale Radio Medico (CIRM) e, andando ben oltre le sue competenze, si rendeva disponibile a “seguire” il paziente per continuare a monitorarne lo stato di salute anche durante il suo trasferimento al più vicino ospedale, avvenuto attraverso la procedura di “evacuazione medica” (medevac) compiuta con l’ausilio di un elicottero di soccorso.

Per dare un giusto riconoscimento al lodevole comportamento del medico di bordo, il Direttore Marittimo di Cagliari, C.V. (CP) Giuseppe Minotauro, nella mattinata odierna presso la sede storica della Guardia costiera di Cagliari, ha desiderato incontrare personalmente il dottor Pulcino per esprimergli il proprio apprezzamento per l’alta professionalità dimostrata e il senso del dovere dimostrati nel corso dell’emergenza. Nella stessa occasione è stato evidenziato l’impegno profuso dal commissario di bordo della nave Daniela Garau, originaria dell’isola, la quale nelle prime fasi dell’evento ha disposto quanto necessario per consentire al medico di bordo di poter intervenire tempestivamente ed efficacemente in soccorso del paziente e mantenendo i contatti con l’autorità marittima ha permesso un efficace coordinamento durante l’evacuazione del paziente. Ad entrambi è stato consegnato un apposito attestato di merito.