Qualcuno, passando di lì, se ne sarà accorto: i bagni pubblici di piazza Costituzione e piazza Ingrao, dal 25 marzo sono chiusi, pare momentaneamente. Un foglio affisso sulla porta chiusa a chiave del bagno sotto il Bastione recita: “I servizi riapriranno venerdì 29 marzo 2019”. Ad oggi, invece, la situazione è questa.

Un lettore ci scrive per segnalarci questo disservizio che, a quanto pare, è dovuto a un motivo ben preciso: una nuova gara d’appalto che assegnerà la gestione ad una nuova ditta. E qui, osserva il nostro lettore, che preferisce restare anonimo, «sorge il problema: che ne sarà dei sei dipendenti della vecchia ditta? Ad oggi non sanno quando – e se – potranno rientrare al lavoro».

I lavoratori, che si occupano del controllo e della pulizia dei bagni, sperano che la ditta che si aggiudicherà il nuovo appalto, voglia riassumerli.

Sardegna nella morsa del calore africano: in arrivo tre giorni roventi con temperature oltre i 40 gradi

Un’ondata di calore intensa e prolungata si appresta a colpire la Sardegna, proiettando l’intera isola in un’atmosfera rovente, tipica dei deserti nordafricani. A determinare il fenomeno è una vasta area di bassa pressione attualmente in movimento dalle coste del Portogallo verso la Spagna, che sta spingendo verso est un’imponente massa d’aria calda proveniente dal Nord Africa.

Il risultato è l’attivazione di una vera e propria “bolla sahariana” che, a partire dal pomeriggio di lunedì 24 giugno, investirà il territorio sardo in maniera progressiva e capillare. Secondo quanto riportato nell’avviso ufficiale diramato dalla Protezione Civile regionale, le giornate di martedì 25 e mercoledì 26 saranno caratterizzate da un aumento generalizzato delle temperature, con picchi che in diverse aree dell’isola potranno superare agevolmente i 40, se non addirittura i 41 gradi.

Le prime zone interessate saranno i settori meridionali e orientali, tradizionalmente più esposti alle correnti calde in risalita dal Sahara, ma il fenomeno si estenderà rapidamente verso le aree interne e settentrionali, coinvolgendo l’intero territorio regionale entro la metà della settimana. L’allerta riguarda in modo particolare le zone lontane dalle coste, dove l’effetto mitigante del mare sarà meno avvertibile e il caldo potrà raggiungere livelli critici. Le autorità raccomandano massima prudenza, soprattutto per le fasce più fragili della popolazione, e invitano ad evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata, a mantenere un’adeguata idratazione e a limitare le attività fisiche all’aperto. Si tratta del primo vero episodio di caldo estremo della stagione estiva, e tutto lascia pensare che potrebbe non essere l’ultimo: l’estate 2025, secondo molti meteorologi, sarà ancora una volta segnata da lunghi periodi di alta pressione africana e da valori termici ben oltre la norma.