Lo sapevate? I Giganti di Mont’e Prama sono le statue più antiche di tutto il Mediterraneo occidentale

La loro datazione - secondo gli studi dell'archeologo Giovanni Lilliu - oscilla fra il XIII e il IX secolo avanti Cristo. Solo alcune statue della Grecia e dell'Antico Egitto possono vantare una datazione precedente nel bacino del Mediterraneo.
Dopo un “sonno” durato circa 2800 anni sono tornate alla luce per raccontare la loro storia millenaria che parla di una Sardegna protagonista del mondo allora conosciuto: stiamo parlando dei giganti di Mont’e Prama, ritrovati a Cabras negli anni’70 e oggi conosciuti in tutto il mondo.
Quello che molti non sanno è che le leggendarie statue sarde raffiguranti guerrieri, arcieri e lottatori detengono, fino a prova contraria, un primato davvero rilevante.
La loro datazione – secondo gli studi dell’archeologo Giovanni Lilliu – oscilla fra il XIII e il IX secolo avanti Cristo. Solo alcune statue della Grecia e dell’Antico Egitto possono vantare una datazione precedente nel bacino del Mediterraneo. Questo dato fa dei colossi del Sinis le statue più antiche del mar Mediterraneo occidentale, come racconterà Alberto Angela nella prossima puntata di Meraviglie in onda martedì su Rai Uno.
Nella prossima puntata di #Meraviglie:Ravenna ➡️ Teatro San Carlo ➡️ Sardegna Grazie per averci seguito!#Rai1 Alberto Angela – Pagina Fan Ufficiale
Gepostet von Rai1 am Dienstag, 12. März 2019
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Record d’ascolti per “Meraviglie” di Alberto Angela: la Sardegna archeologica vista da milioni di italiani

La seconda puntata del programma di Rai1 ha conquistato 4.186.000 telespettatori e il 19,35% di share, al secondo posto Benvenuti al Nord su Canale 5. Una bella vetrina per i tesori archeologici e artistici dell'Isola.
La seconda puntata del programma di Rai1 conquista 4.186.000 telespettatori e il 19,35% di share, al secondo posto Benvenuti al Nord su Canale 5.
Alberto Angela ha raccontato la Sardegna nuragica, mettendo in evidenza quanti misteri ancora nasconde questa terra antichissima: la vera funzione del nuraghe, il significato delle statue dei giganti di Mont’e Prama, delle domus de janas e la Tomba del Capo. Da Barumini a Tharros, dal Museo Archeologico di Cagliari a Bonorva per raccontare le bellezze antiche della Sardegna.
«Se pensi di venire in Sardegna una sola volta – ha raccontato Dori Ghezzi- ti stai sbagliando, non puoi non tornarci. Una volta che arrivi, ti accoglie come una madre, e così i suoi abitanti, ci sono talmente tante cose da conoscere e da scoprire che non puoi più andar via e il suo profumo di elicriso inconfondibile, lo senti appena arrivi e lo senti solo qui».
Tante le ipotesi e le interpretazioni descritte da Alberto Angela, dalle prime elaborate dall’archeologo Lilliu e quelle più recenti che ipotizzano anche che i nuragici conoscessero una qualche forma di scrittura. L’isola dei record dei tesori dell’antichità, la Sardegna detiene alcuni primati importanti, la torre del complesso Su Nuraxi è la più antica dell’occidente, e le statue dei giganti sono le antiche sculture di tutto il bacino del Mediterraneo. Una puntata splendida, arricchita anche dalle note della tromba di Paolo Fresu, che si concludono con le immagini meravigliose della Tomba del Capo di Bonorva, che ha vissuto vite diverse in epoche successive, il giornalista nel congedarsi dal pubblico, affascinato come sempre dai misteri e dalle bellezze afferma:«Questi sono i colori, le forme i profumi della Sardegna che ti porti nel cuore quando vai via».

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