(VIDEO) Simone, 15enne romano difende la minoranza rom e risponde a Casapound: “Volete solo i voti”

Anche la sindaca di Roma Virginia Raggi plaude alle parole di Simone e pubblicando il video su facebook scrive: «Ecco i veri cittadini di Torre Maura. Grazie Simone. I giovani sono il nostro futuro. A Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova».
«Non sono di nessuna fazione politica, sono di Torre Maura». Sguardo alto, nessun timore reverenziale né imbarazzo, Simone 15enne abitante del quartiere romano di Torre Maura, spiega ai militanti di Casapound perché non ritiene si debba aver paura delle circa 70 persone di etnia rom che sono state trasferite in un centro della zona.
«Non siamo tutti d’accordo. Io non sono d’accordo. Voi fate leva sulla gente del mio quartiere per i vostri interessi e per i vostri voti – dice il giovane -. La gente ha trovato solo una chiave per farsi sentire. Il mio problema non è la persona che mi svaligia casa, ma che mi svaligiano casa. Su questa cosa che bisogna sempre attaccare una minoranza non mi sta bene.
«Non mi faccio spingere dalle cose vostre – aggiunge Simone -. Non sono di nessuna fazione politica, sono di Torre Maura».
Anche la sindaca di Roma Virginia Raggi plaude alle parole di Simone e pubblicando il video su facebook scrive: «Ecco i veri cittadini di Torre Maura. Grazie Simone. I giovani sono il nostro futuro. A Roma non c’è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova».
Grazie Simone. Nessuno deve rimanere indietro
Ecco i veri cittadini di #TorreMaura. Grazie #Simone. I giovani sono il nostro futuro. A Roma non c'è spazio per gli estremismi di Casapound e Forza Nuova.ps Abbiamo oscurato il volto del minore per tutelarlo
Gepostet von Virginia Raggi am Donnerstag, 4. April 2019
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Una roccia di un verde incredibile che si trova, sempre più rara, in Sardegna: sapete di cosa si tratta e dove trovarla?

Un vero e proprio tesoro naturale, tanto ricercato da essere considerato una pietra semi-preziosa perfetta per essere lavorata in botteghe artigiane. Ma di cosa stiamo parlando?
Immaginate di trovarvi di fronte a una roccia che non è solo affascinante dal punto di vista “estetico”, ma che racconta anche la storia millenaria della nostra Terra. Questa pietra, che negli opifici sardi ha trovato la sua massima espressione, sfoggia colori che spaziano dal rosso mattone al verde intenso, passando per sfumature giallastre e, in alcuni casi, perfino nere. Parliamo di una roccia sedimentaria mono-mineralogica, composta quasi interamente da quarzo e arricchita da impurità di ferro che le conferiscono queste tonalità così vivaci. Un vero e proprio tesoro naturale, tanto ricercato da essere considerato una pietra semi-preziosa perfetta per essere lavorata in botteghe artigiane.
E sapete di quale roccia stiamo parlando? Del celebre diaspro verde, una gemma tipica del Monte Arci, un’area che da secoli affascina per la sua ricchezza geologica. Il diaspro si mostra in tutta la sua varietà cromatica, dal rosso al verde, ma non è raro trovarlo in tonalità più inusuali, come il giallo e il nero.
Se siete curiosi di scoprire tutti i segreti di questa roccia e della sua affascinante formazione, dovete assolutamente fare tappa al GeoMuseo MonteArci Stefano Incani. Qui, la storia del diaspro prende vita attraverso racconti di mari scomparsi e spettacolari eruzioni vulcaniche sottomarine. Questo museo, un unicum in Sardegna, racconta la geologia dell’isola e in particolare quella della Marmilla, una zona che custodisce rocce risalenti a ben 24 milioni di anni fa. La passione di Vincenzo Incani ha dato vita a una collezione straordinaria, che comprende fossili di animali marini antichissimi, diorami che riproducono l’attività del vulcano e, naturalmente, una varietà di minerali, tra cui i celeberrimi diaspri, che si sono formati durante le eruzioni del “vecchio vulcano” del Monte Arci. E per chi cerca un’esperienza ancora più straordinaria, non mancate la “sala flù”, dove minerali dai colori fluorescenti vi lasceranno senza parole.

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